Maranello è conosciuta in tutto il mondo per la Ferrari, ma in realtà non c’è solo questo. La novità che vi stiamo per raccontare è da far drizzare i capelli.
Spesso le città si associano a un qualcosa che viene prodotto nelle stesse e rimangono note solo per questo. In realtà però tutte nascondono qualcosa di molto interessante e che dovrebbe essere studiato.
Era il 12 marzo del 1947 quando Enzo Ferrari fondava la Ferrari S.p.A., la nota casa automobilistica, in provincia di Modena proprio a Maranello. Questo è un comune di poco più di 17mila abitanti che si trova a sud di Modena. Nel 2009 è arrivato un riconoscimento importante per il centro con l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che gli ha conferito il titolo di città.
Questa sorge a 137 metri sul livello del mare e con una densità di circa 531 abitanti per chilometro quadrato con un totale di poco più di 17mila anime. Inutile negare che i turisti che si recano in questa cittadina però lo facciano proprio per vedere il Cavallino Rampante e la sede della testa rossa. Ma andiamo a vedere una novità davvero molto interessante legata alla città stessa.
È di questi giorni la notizia che Maranello è pronta per una grande rivoluzione. La splendida cittadina emiliana si prepara infatti a farsi conoscere per qualcosa in più oltre alla Ferrari di cui è sede.
Con un contributo della Regione, legato a quello che è il progetto Bike to Work, sorgerà una nuova piattaforma per biciclette e pedoni all’incrocio tra Via Nazionale e Via Garibaldi proprio in centro città. L’obiettivo è ovviamente quello di rendere la vita più sicura ai ciclisti ed evitare che questi si trovino a passare momenti molto complicati.
In prossimità di quella che è l’intersezione tra le due vie è stata realizzata anche un rastrelliere per poter parcheggiare le due ruote. L’obiettivo è anche quello di incentivare lo sport e diminuire le emissioni di fattori inquinanti. Inoltre, come svela ModenaToday, sono partiti anche i lavori in Via Tito Speri per ampliare la pista ciclabile già presente.
Con queste operazioni l’Emilia Romagna si dimostra ancora una volta all’avanguardia per quanto riguarda l’attenzione nei confronti dell’ambiente e per i ciclisti. Siamo sicuri che saranno molte le regioni che su questo esempio decideranno di apportare anche loro delle modifiche. Sicuramente la trada è quella giusta da seguire.
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