Una notizia che ha spiazzato i cittadini di Milano: la decisione è stata presa e riguarda i monopattini elettrici, mazzata durissima.
Quella dei monopattini elettrici è stata una soluzione sposata da tantissime persone per andare incontro ai tempi che cambiano: il tema dell’ambiente resta centrale nel dibattito pubblico, e proprio per questo molti hanno deciso di lasciare le macchine nei garage per affidarsi ad altri mezzi di trasporto. In relazione ai monopattini elettrici, va detto, c’è anche un discorso concreto di viabilità: stiamo parlando di un mezzo veloce, in grado a tratti di rappresentare una soluzione più comoda anche della bicicletta.
Certo, serve una regolamentazione chiara. Troppo spesso i guidatori di monopattini hanno rappresentato un pericolo per altri veicoli o pedoni, proprio perché alcuni hanno approfittato di questa mancanza di norme per fare il bello ed il cattivo tempo. Le cose, però, stanno per cambiare: con l’ingresso del nuovo codice della strada, infatti, anche per i monopattini ci saranno delle regole da seguire.
Via subito all’obbligo di targa, assicurazione e casco anche per gli adulti: misure che sembrano fondamentali per avere una convivenza pacifica tra le parti. Poi i divieti: niente monopattini in aree pedonali e piste ciclabili, questo quanto riportato dal ‘Sole 24 Ore’. Novità importanti che dovranno essere seguite accuratamente per evitare sanzioni pensanti. Proprio su mezzi come i monopattini, tra l’altro, l’occhio è davvero molto attento.
In queste ore una notizia ha spiazzato la città di Milano, e riguarda proprio i monopattini: un tipo particolare, ovvero quelli in sharing. Quest’ultimo è un tipo di servizi che la città lombarda ha accolto con grande favore e che evidentemente viene sfruttato in maniera importante dai cittadini. In queste ore, però, il Comune ha dovuto prendere una decisione molto importante, che darà di fatto una spallata serissima al sistema.
Stop a 2 su 3 degli operatori che avevano vinto l’ultimo bando sullo sharing: una misura durissima che riguarda il mancato rispetto degli accordi tra le parti. Casco in dotazione e ruote grandi, sono soltanto due punti non rispettati che hanno portato alla decisione di sospendere tutto. Tutto o quasi.
Si, perché a Milano restano duemila mezzi in giro, ben quattromila in meno rispetto a quanto era previsto dal bando. Ora il Comune dovrà riassegnare il tutto attraverso uno scalo di graduatoria, anche se le operazioni in questo senso saranno molto lente ed i cittadini di Milano dovranno aspettare un po’ prima di rivedere questo tipo di servizio a pieno regime.
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