Ma se un incidente in macchina malauguratamente porta a un infortunio cosa succede col lavoro? Andiamo a leggere cosa dice la legge.
Molta precarietà sul lavoro porta sicuramente a fare delle riflessioni e magari ci fa tornare in ufficio anche qualora la nostra condizione di salute sia ancora traballante.
Un incidente stradale può portare spesso all’obbligo di rimanere a letto per un periodo. E non parliamo solo di tragedie, anche di un semplice tamponamento. Il colpo di frusta quando veniamo colpiti da dietro è sicuramente una possibilità che si verifica molto frequentemente. A volte non basta il collare, ma dobbiamo proprio rimanere a letto per alcuni giorni.
Questo porta inevitabilmente a porsi una questione che ci fa riflettere, verremmo pagati a lavoro? Cosa dobbiamo fare per non perdere i nostri diritti. Ovviamente affrontiamo il discorso solo per chi ha un contratto da dipendente e non per i liberi professionisti per i quali si dovrà attivare un discorso del tutto differente. Oggi vogliamo concentrarci da vicino su chi ha un contratto e cosa deve fare qualora si dovesse fermare per problemi di questo tipo.
L’organo di competenza per le malattie, a prescindere se siano dopo un incidente o meno, è l’INAIL che regola appunto quanto dobbiamo fare in casi come questi. Sicuramente la cosa principale da fare è comunicare immediatamente al datore di lavoro l’incidente capitato. Poi si dovrà consegnare allo stesso il certificato al Pronto Soccorso in modo da potergli permettere di andare a presentare la denuncia d’infortunio proprio all’INAIL.
I passaggi sono pochi e chiari, l’importante è avere un referto dal pronto soccorso che ci indichi anche quanti sono i giorni che dobbiamo rimanere fermi. Molto spesso si commettono errori perché si finisce con l’essere superficiali anche giustificatamente vista la condizione di piena emergenza che viviamo. Quando una persona infatti si è fatta male seriamente è giusto pensi prima alla sua salute che ad altro.
Nonostante questo dovrebbe essere premura del personale medico pensare a tutto questo e a fornire un referto che tenga conto anche del lavoro. Molto speso nei pronto soccorsi italiani il personale è perfetto e ci consegna direttamente i giorni di degenza al momento della nostra dimissione. Se possibile risulta sempre utile e intelligente però controllare anche da noi.
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