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Mobilità

Revisione auto rivoluzionata: nuove regole e “furbetti” al palo

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Anna Maria Fondi

Purtroppo o per fortuna quello della revisione auto è un obbligo al quale nessun automobilista può sottrarsi. Purtroppo, perchè è pur sempre un costo che si deve affrontare e che si aggiunge ad altri esborsi legati all’uso di una vettura, per fortuna perchè è comunque un atto dovuto per la nostra sicurezza stradale.

Per quanto sia un’ulteriore spesa alla quale tutti faremmo volentieri a meno, la revisione della nostra auto è fondamentale per assicurare una maggiore tranquillità quando ci troviamo alla guida. Questo controllo prevede infatti, una serie di verifiche legate ai dispositivi di frenatura, agli effetti che possono essere nocivi come ad esempio i rumori o i gas di scarico, alla visibilità, quindi ai vetri, agli specchietti, allo sterzo, alle cinture d sicurezza, ai pneumatici e all’impianto elettrico.

Novità revisione auto, stop ai furbetti (Bicizen.it)

Sappiamo tutti che la revisione deve essere effettuata periodicamente. I relativi tempi e scadenze sono regolati dall’articolo 80 del C.d.s., nello specifico sono ben chiarite nel comma 3 che dispone “per le autovetture, per gli autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate e per gli autoveicoli per trasporto promiscuo, la revisione deve essere effettuata entro quattro anni dalla data di prima immatricolazione e successivamente ogni due anni”

Ecco le nuove regole da febbraio 2024

Allo scopo di evitare la circolazione di veicoli che possano compromettere la sicurezza stradale, ma anche al fine di eludere la possibilità da parte dei cosiddetti furbetti di manomettere il contachilometri, a partire dal 2024, i controlli sulle revisioni auto sono intensificati e con essi sono subentrate anche nuove regole da rispettare.

Il nuovo dispositivo per il controllo delle auto (Instagram@yenyewe_store) Bicizen.it

Vediamo insieme di quali cambiamenti stiamo parlando. La prima novità consiste, a partire dal 24 febbraio 2024 nell’introduzione dello Scantool, uno strumento mirato ad approfondire il controllo dell’auto, attraverso la porta OBD, ovvero “On-board diagnostics“. Questa nasce come un’interfaccia standardizzata per effettuare le diagnosi dei vari componenti elettronici presenti nelle auto. Introdotta già nei primi anni 2000, nel tempo la sua efficacia nel comunicare con i sistemi di diagnostica utilizzati dagli operatori del settore, come l’introduzione dei protocolli di comunicazione con linea CAN, si è evoluta offrendo una maggiore velocità e capacità di trasmissione di tutti i dati.

Oggi siamo arrivati alla versione OBD-III che, ancora in fase di sviluppo, consentirà alle diagnosi di bordo di trasmettere i dati in tempo reale a Enti Regolatori e ai centri di assistenza tramite connessioni wireless, insomma un sistema in continua evoluzione. Pertanto proprio attraverso lo scantool collegato alla presa OBD sarà possibile, verificare in fase di Revisione, eventuali guasti al motore attraverso il controllo visivo e/o strumentale della spia MIL. Infatti se il veicolo ha delle spie di malfunzionamento accese ( es. Spia guasto Motore, avaria Airbag, avaria Abs ecc.) , non sarà più possibile chiudere un occhio perché il sistema boccerà in automatico la Revisione. Consente inoltre di verificare i dati del veicolo registrati in centralina, come ad esempio il numero del telaio che dovrà corrispondere a quello trascritto sul libretto di circolazione, nonchè i km che saranno memorizzati in tutte le centraline, non solo in quella motore, e che dovranno essere gli stessi visualizzati sul quadro strumenti.

Insomma, possiamo dire che a partire da febbraio, la pacchia per i furbetti che manomettono i chilometri, è finita. Ma non solo, nelle vetture più recenti tramite lo Scantool, è  possibile acquisire i dati di consumo del carburante memorizzati dalla centralina OBFCM ai fini della statistica a livello europeo delle emissioni CO2. Questi nuovi controlli, riguarderanno nello specifico tutti i veicoli immatricolati dal primo settembre 2009, cioè i modelli euro 5 ed euro 6 che hanno un peso inferiore alle 3,5 tonnellate. Per quanto riguarda il costo previsto per effettuare la revisione presso i centri autorizzati, ricordiamo che dal 2021 la tariffa è di euro 78,75. Per chi decide invece di effettuare la revisione auto direttamente in Motorizzazione, il costo è di euro 45,00.

Ricordiamo infine che chi circola con la revisione scaduta va incontro ad una multa che oscilla dalle 173 euro alle 694 euro alla quale si aggiunge il divieto di circolazione fino a quando non si effettua la revisione. Naturalmente è consentito, con un documento di permesso, effettuare il percorso per raggiungere il centro revisioni, fermo restando che comunque la stessa deve essere fatta entro tutto il mese di scadenza rispetto alla vecchia revisione o alla prima immatricolazione. Coloro che circolano ugualmente nonostante la sospensione, saranno sanzionati con una multa che va dalle 1.998 euro alle 7.993 euro, oltre al fermo amministrativo di 90 giorni.

 

 

Anna Maria Fondi

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