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Curiosità

La tua auto non parte? In questo modo risolvi il problema!

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Anna Maria Fondi

Che oggi la tecnologia abbia fatto passi da gigante è fuori dubbio e lo sa molto bene chi possiede un’auto nuova di zecca. Nel tempo abbiamo assistito infatti a continue evoluzioni ed innovazioni che ci hanno permesso di ottenere veicoli sempre più all’avanguardia. 

Se tutto questo è stato ed è possibile è soprattutto grazie ai molti componenti elettronici di cui le auto moderne sono dotate, strumenti che hanno lo scopo di rendere la nostra guida sempre meno stressante e più sicura. Purtroppo però, se da una parte questi ci garantiscono una maggiore tranquillità, dall’altra spesso risultano essere molto delicati, al punto che può bastare il malfunzionamento di un semplice sensore o di un attuatore per causare il fermo del veicolo.

Cosa fare se il motore va in protezione (Instagram@patricklandi.nuovestorie) Bicizen.it

Forse è capitato a parecchi di voi ritrovarsi a che fare con un componente elettronico della vostra auto che tutto ad un tratto smette di funzionare. Quello che può accadere in alcuni casi è che a causa di ciò, il sistema diagnostico che è parte integrante dell’elettronica del veicolo, interviene sul motore, ovvero lo mette in “protezione” per evitargli ulteriori danni. Ma in che modo lo protegge? In pratica, agisce limitando la velocità in base alla criticità del guasto, scendendo perfino ai 50-60 Km orari. Capite bene che se questo dovesse accadere durante il nostro viaggio per le tanto attese vacanze oppure in occasione di un evento imperdibile e siamo già in ritardo pazzesco, sarebbe un vero e proprio disastro.

In questo modo puoi risolvere da solo il problema

Vediamo allora cosa possiamo fare nel caso in cui accade una cosa del genere. Innanzitutto è necessario accertarsi che tutti i liquidi, ovvero quello dell’olio, dell’acqua e del motore siano ok. Una volta effettuato questo controllo, possiamo procedere con una semplice operazione, ovvero collegando un appartato diagnostico alla presa OBD, solitamente situata sotto la plancia lato volante di guida. Stiamo parlando dell’ On-Board Diagnostics che altro non è che l’accesso centralizzato a tutte le informazioni di funzionamento di vari sistemi.

Grazie all’OBD, la tua auto può ripartire (Instagram@stock_kala_amazonn) Bicizen.it

Nel caso di cui abbiamo parlato, Il suo utilizzo consente quindi di effettuare l’autodiagnosi dell’auto, resettare gli errori presenti, cancellare la protezione che limita le prestazioni del veicolo e permettere così di riprendere a viaggiare tranquillamente ad una maggiore velocità. Ma entriamo più nel dettaglio e capiamo meglio di cosa parliamo. Conosciuta da oltre vent’anni, la porta OBD si è sempre più evoluta nel tempo fino a raggiungere una sempre maggiore e migliore comunicazione con i sistemi diagnostici. Grazie ad un semplice scanner, questa comunicazione avviene in modo semplice e veloce. Ma come scegliere lo scanner più adatto per la nostra auto? In realtà in commercio ne possiamo trovare diversi tipi e di vari prezzi in base alle funzionalità, ma per risolvere il problema, potrebbe bastarne anche uno semplice da poche decine di euro.

Dopo aver collegato lo scanner alla porta OBD e acceso il quadro strumenti senza avviare il motore, sarà lo scanner stesso ad indicarci i passaggi da seguire. Naturalmente con l’utilizzo di dispositivi più semplici si potrà effettuare la cancellazione degli errori presenti in centralina, mentre con quelli più complessi e di conseguenza anche più costosi, sarà possibile effettuare una diagnosi più approfondita. Insomma, quello che conta e che ci interessa, è sapere che basta acquistare uno scanner e tenerlo sempre con se in auto per poterlo usare prontamente nel momento del bisogno e risolvere così, senza l’aiuto di un professionista, il nostro problema.

 

Anna Maria Fondi

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