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Grande cambiamento al GP di Austria, quest’anno la pista viene stravolta

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Giovanni Messi

La F1 sbarca in Austria per l’11esimo atto stagionale, e la pista accoglie una grande novità. Scopriamo cosa è cambiato.

Dal 2014, la F1 è tornata a disputare il Gran Premio d’Austria, dopo un decennio esatto di assenza. La pista di Spielberg, nota in passato come A1 Ring, è stata poi acquistata dalla Red Bull, che l’ha ammodernata e che si è occupata di farla tornare appetibile per appuntamenti di una certa rilevanza. Ad oggi, misura 4.318 metri ed è disposta di 10 curve, con diversi rettilinei presenti e ben 3 zone DRS, con tante possibilità di effettuare sorpassi.

F1 con Max Verstappen in azione (ANSA) – Bicizen.it

Le gare in Austria sono tra le più spettacolari di tutta l’intera stagione, grazie ad un layout che favorisce i duelli ravvicinati. Si corre a 700 metri di altezza, il che significa che il turbo gioca un ruolo fondamentale, dovendo andare a recuperare quei cavalli che si perdono per via dell’aria rarefatta. Red Bull e Ferrari sono sempre state molto veloci da questa parti, anche se il Cavallino ha vinto una sola volta, nel 2022 con Charles Leclerc. Per il resto, Max Verstappen ha trionfato in 5 occasioni dal 2018 in avanti.

F1, torna la ghiaia al Red Bull Ring

Uno dei problemi del Gran Premio d’Austria è sempre stato quello dei track limits, soprattutto nelle ultime due curve (chiedere a Sergio Perez), che spesso hanno compromesso le qualifiche e le gare dei piloti. Lo scorso anno arrivarono una vagonata di penalità dopo la fine della gara, ed anche Carlos Sainz ne fece le spese, perdendo diverse posizioni a diverse ore dalla bandiera a scacchi.

Max Verstappen in azione (ANSA) – Bicizen.it

Le ultime due curve, di media-alta velocità, portano il pilota e la monoposto verso l’esterno, con gli alfieri del mondiale di F1 che per loro stessa natura, hanno bisogno di sfruttare ogni centimetro della pista. Questo li portava, a volte, a forzare leggermente troppo, uscendo con le quattro ruote dal tracciato. Ebbene, all’esterno delle Curve 9 e 10, in questa edizione, farà il proprio ritorno la ghiaia, che sarà un track limit naturale.

Già ad Imola, in curve come la Piratella e le Acque Minerali, era stata ripristinata la ghiaia ed anche l’erba, e lo stesso è stato fatto al Red Bull Ring. In questo modo, mettere le ruote fuori dalle righe bianche equivarrà ad una perdita di tempo, ed ai piloti converrà essere leggermente più conservativi e restare nei limiti della pista. Di sicuro, è la soluzione migliore in assoluto.

Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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