La benzina e il diesel hanno le ore contate come carburanti tradizionali: si va verso una svolta epocale che utilizza niente di meno che l’acqua
Quello che per molti decenni era rimasto un sogno o un pensiero da film di fantascienza, ora si sta per trasformare in realtà. Il funzionamento di questo nuovo carburante può stravolgere tutte le attuali abitudini.
Si è fantasticato su automobili che potessero andare “ad acqua” per decine di anni. Roba da film vintage di fantascienza. Una svolta per non compromettere l’ambiente, zero emissioni e soprattutto un grandissimo risparmio. In fin dei conti l’acqua del mare sul pianeta Terra è forse una delle poche cose che davvero non scarseggia, anzi e per alimentare i veicoli basterebbe per un tempo quasi infinito. Mancava però il passaggio finale, ovvero la tecnologia necessaria per far sì che il sogno diventasse realtà.
A quanto sembra alcuni ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology) hanno scoperto l’anello di congiunzione, quello che può rendere il tutto credibile e concreto. Un prodotto da laboratorio che permetterebbe di trasformare pellet di alluminio e acqua di mare in combustile a idrogeno, a zero emissioni.
Il processo brevettato permette di generare una grande quantità di gas idrogeno, da utilizzare in alternativa ai combustibili fossili.
L’idea sarebbe quella di utilizzare questa nuova forma di carburante per i macchinari di grande taglia o anche per navi e sottomarini, tutti veicoli che creano molte emissioni di CO2 utilizzando il diesel. L’idrogeno generato andrebbe a produrre invece solo acqua come “scoria”, diventando perfetto alleato dell’ambiente.
L’unico problema di grande entità è la natura infiammabile e pericolosa dell’idrogeno, che lo rende pericoloso nel trasporto a bordo dei serbatoi. Secondo il principale responsabile di tale studio, Aly Kombargi, dottorando presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica del MIT, questi problemi potrebbero essere risolvibili con accortezze ad hoc.
Inoltre a suo avviso l’applicazione migliore di tale carburante sarebbe per navi e sottomarini, considerando la grande quantità di acqua presente in mare. Il processo, infatti, consiste in un paio di semplici passaggi. Prima l’alluminio puro, immerso nell’acqua, provoca una reazione che genera gas idrogeno. Anche le lattine delle bevande possono andar bene, ma solo se trattate con una lega rara che si chiama gallio indio.
Il processo impiega un paio di ore ma per accelerarlo gli studiosi hanno utilizzato ingredienti come la caffeina, che può abbreviarlo fino a soli 5 minuti. Secondo il team un solo grammo di pellet di alluminio pretrattato possa generare 1,3 litri di idrogeno. Questo significa che un reattore contenente circa 18 kg di alluminio potrebbe alimentare un piccolo sottomarino per circa 30 giorni.
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