La city car che riscrive il concetto di comodità: eccola qui, svelata finalmente al pubblico. I suoi sedili diventano letti, ma sarà il suo prezzo a farvi dormire sogni tranquilli: tutti i dettagli
Piccola, compatta e pronta a fare la guerra alle grandi city car dell’Europa. Citroen C3, Fiat Grande Panda e Opel Corsa (tutte in versione elettrificata, ndr) già si guardano le spalle: l’ultima arrivata dalla Cina promette benissimo. Difficile dire che si tratti di una proposta rivoluzionare, di certo è un qualcosa di inedito che strapperà un sorriso (e una considerazione) anche agli ultimi samurai del concessionario.
Massima attenzione, dunque, alla nuovissima Nammi Box di Dongfeng. La nuova city car cinese ha un design che ha il sapore del già visto, ma una dotazione da prima della classe. Le linee della carrozzeria potranno ricordare quelle della nuovissima Smart (soprattutto nella geometria dei fari, le somiglianze sono nette), mentre come dimensioni ci aggiriamo su cifre ben note alla concorrenza prima citata: lunga 4,03 m, larga 1,81 m e alta 1,57 m, con un passo di 2,66 m.
Carattere e personalità sono i suoi tratti distintivi, ma il pezzo forte è l’abitacolo. I sedili anteriori sono completamente reclinabili e consentono di trasformare l’interno nel più comodo dei soggiorni (a patto che non siate molto alti).
La Nammi Box, però, è molto di più di una semplice city car. Al di là del potersi godere un film sul display interno e comodamente stesi sul sedile del guidatore, quella di Dongfeng resta soprattutto una vettura che punta ad una grossa fetta di mercato, tra neopatentati e giovanissimi.
La piccola Nammi Box monta una batteria da 31,5 kWh (disponibile anche in versione da 42,3 kWh) e garantisce un’autonomia che varia da un minimo di 330 ad un massimo di 430 chilometri, in base all’allestimento prescelto. Le batterie sono a ricarica rapida, il che significa poter aggiungere oltre 200 km di autonomia con solo 8 minuti attaccati alla spina. Il prezzo attuale è di 21.900 franchi (all’incirca 23.700 euro), dove attualmente è in vendita presso i rivenditori svizzeri.
Approderà anche in Italia? Potrebbe, anche se i rapporti politico-economici tra le parti in gioco, ad oggi, sono in via di definizione. Di certo avrebbe tutte le carte in regola per fare la voce grossa anche nel nostro mercato.
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