La situazione in Europa per i settori della mobilità è sempre più complicata, ed ora anche le biciclette sono in crisi. Ecco i dettagli.
Quello in corso è uno dei momenti più bui di sempre nella storia dell’Europa, e ciò vale per qualsiasi punto di vista si guardi la situazione del Vecchio Continente. Il settore della mobilità è uno di quelli messi peggio, come dimostrato da ciò che vivono colossi delle quattro ruote come Stellantis e Volkswagen, messe in ginocchio dal crollo delle vendite e dalla troppa fiducia nel settore delle auto elettriche, che sino ad oggi non hanno dato alcun riscontro positivo.
Andando sulle due ruote, a vivere un vero e proprio incubo è la KTM, casa austriaca che dopo anni molto positivi sul mercato, è stata protagonista di un tracollo senza precedenti, sino ad entrare in regime di auto-amministrazione, essendo sommersa dai debiti ed a rischio fallimento. La situazione europea si aggrava a causa di un altro fallimento, che riguarda il settore delle biciclette, anch’esse entrate in grave crisi. Come sempre, a rimetterci in queste situazioni sono i poveri lavoratori, con centinaia di posti che rischiano di essere tagliati senza alcuna pietà. Andiamo a scoprire cosa sta accadendo.
La procedura di insolvenza per Internetstores GmbH è stata ufficialmente avviata, e si occupa di gestire molteplici piattaforme di e-commerce dedicate al mondo delle biciclette. Il problema è che la società si ritrova ora senza un acquirente considerato affidabile, e ci sono 400 dipendenti a rischio licenziamento. La crisi del settore delle biciclette risale alla metà del 2023, con il calo della domanda e l’aumento dei costi di produzione che sono stati fatali a molti marchi. Anche le grandi aziende non hanno potuto nulla, ed i posti di lavoro continuano a diminuire, in modo del tutto inesorabile.
Internetstores GmbH è una filiale del gruppo Signa Sports United Group, anch’esso insolvente, e gestisce piattaforme importanti dal calibro di Bikester e Probikeshop. A questo punto, la situazione è piuttosto seria e questo colosso delle due ruote rischia seriamente il fallimento, con i dipendenti che dovranno sperare in un miracolo per conservare il proprio posto di lavoro.
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