Acquistare un’auto nuova è diventato quasi impossibile in Italia, come testimoniano i vari prezzi medi. Andiamo a scoprire i dettagli.
Non è un buon momento per comprare un’auto nuova, ed i clienti non se lo fanno ripetere due volte. Il mercato automotive è in caduta libera sul fronte del prodotto nuovo, che è sempre più riservato ad una cerchia ristretta di pochi fortunati. Al contrario, il mercato dell’usato non è mai stato in forma come oggi, e non c’è da stupirsi considerando la differenza di prezzo con il nuovo, che in certi casi è diventato quasi del tutto irraggiungibile.
Qualche giorno fa avevamo riportato alcuni esempi relativi alla differenza di prezzo che c’è tra la FIAT Panda che si può acquistare oggi e quello che era il suo costo d’acquisto del 2010, con aumenti pari a 5-6 mila euro, ma andando tra i marchi premium, possiamo riscontrare anche degli aumenti di 10-15 mila euro nel corso degli ultimi decenni. Nelle prossime righe, andremo a snocciolare alcuni dati interessanti relativi ai folli prezzi medi del settore automotive in Italia, che hanno portato quasi ad una paralisi sul fronte delle immatricolazioni. A questo punto, è chiaro che sia necessario un passo indietro per rendere nuovamente attraente questo settore.
Nel 2024, le famiglie e le imprese hanno speso 47 miliardi di euro per immatricolare nuove vetture, un dato record che mai era stato raggiunto prima. Secondo quelle che sono le stime del Centro Studi Fleet&Mobility, c’è stato un aumento totale del 3% rispetto al 2023, nonostante i volumi siano in calo dell’1% ad un totale di 1.576.000 di veicoli venduti. Secondo i dati diffusi, i prezzi medi sono arrivati a circa 30.000 euro per l’acquisto di un veicolo nuovo, con un aumento di altri 1.000 euro, come se ce ne fosse bisogno, rispetto al 2023.
I listini continuano ad aumentare, ma ci sono anche altri motivi dietro questi continui aumenti. Ci sono maggiori acquisti da parte dei privati, mentre il noleggio a lungo termine sta letteralmente crollando, e non bastano a compensarlo del tutto l’acquisto di modelli a km 0 ed i maggiori acquisti rent-a-car. In generale, è l’aumento dei listini che sta facendo la maggior differenza, allontanando il cliente dal prodotto nuovo e producendo la situazione di stallo di cui si parla ormai da troppo tempo. I prezzi devono scendere ed alla svelta, altrimenti per i costruttori sarà un bagno di sangue.
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