La Ducati ha dominato la scena in Thailandia, ma le polemiche non sono mancate per un episodio che ha coinvolto Luigi Dall’Igna.
Come ci si poteva attendere, la Ducati ha dettato legge nel fine settimana di Buriram, monopolizzando il podio sia in occasione della Sprint Race che della gara domenicale. Marc Marquez non ha avuto rivali, portando a casa 37 punti su altrettanti disponibili, ed in Argentina tenterà già la prima mini-fuga in classifica. Pecco Bagnaia dovrà senza dubbio provare a reagire, dopo un fine settimana difficile in cui non è mai stato a livello né di Marc né di Alex Marquez, i quali sono stati chiaramente superiori.
Marquez ha trovato una perfetta simbiosi con la pista di Buriram e con la sua nuova moto, confermando che lo scorso anno riuscì a vincere “solo” tre gare, senza lottare per il titolo, solamente per la netta differenza di performance che era presente tra la Ducati GP23 e la GP24 del team ufficiale e della Pramac. Nel frattempo, è emerso un video sui social che smonta la teoria del complotto comparsa in questi giorni online, che tanto aveva fatto discutere.
Tra I fan della MotoGP si è soliti, soprattutto in Italia, gridare al complotto quando i risultati della pista non corrispondono a quanto sperato, e c’è già chi dice che Marc Marquez abbia a disposizione una Ducati più performante o delle fantomatiche gomme speciali rispetto a Pecco Bagnaia. In quel di Buriram, ha fatto specie il bacio che Luigi Dall’Igna ha dato alla Desmosedici GP25 dello spagnolo, venendo accusato dai “tifosi”, se così possono essere definiti, di essere sostenitore del nativo di Cervera, ignorando gli altri piloti, a partire da Bagnaia.
Purtroppo per i complottisti, che sembrano aver perso il contatto con la realtà dopo un solo week-end di gara, la stessa Ducati ha caricato un video in cui Dall’Igna bacia tutte e tre le Desmosedici dei rider finiti sul podio, inclusa quella di Alex Marquez, oltre alle due ufficiali di Marc e di Pecco. Dunque, non c’è alcun complotto, senza dimenticare che anche in passato, quando il #93 non correva per la casa di Borgo Panigale, Dall’Igna era solito baciare le proprie moto. La speranza è che la questione si sia chiusa una volta per tutte.
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