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Valentino Rossi ed il racconto dell’amico più stretto: la confessione sul ritiro dalla MotoGP

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Giovanni Messi

La carriera di Valentino Rossi in MotoGP si è conclusa alla fine del 2021, ma per Uccio, il “Dottore” aveva intenzione di ritirarsi prima.

Da ormai oltre tre anni, Valentino Rossi è un ex pilota di MotoGP, avendo concluso la propria carriera alla fine del 2021, dopo un deludente anno trascorso nel team Petronas di casa Yamaha. Il “Dottore” era in difficoltà da tempo, a causa di una moto non performante e di un’età non più giovanissima. Al giorno d’oggi, lo vediamo impegnato con la BMW M4 GT3 nelle gare di durata, e tra una settimana esatta sarà impegnato nella 6 ore di Imola, seconda tappa stagionale del FIA WEC.

Valentino Rossi ai box (ANSA) – Bicizen.it

Lo scorso anno, sempre con il team WRT, il “Dottore” ottenne un ottimo secondo posto, che sin qui rappresenta anche il suo unico podio ottenuto nel mondiale endurance. Gara dopo gara, Valentino Rossi sembra migliorare in feeling e performance, ed ha iniziato l’anno con un secondo posto alla 12 ore di Bathurst, mitica gara che si corre in Australia nel mese di febbraio. Nella giornata odierna, vi parleremo di quella volta in cui il pilota di Tavullia sembrò voler dire basta con la MotoGP con grande anticipo sui tempi, ma per fortuna, ci fu un episodio che cambiò tutto.

Valentino Rossi, Uccio ricorda la crisi del 2012

In un’intervista riportata dal sito web “MotoSan“, Alessio Uccio Salucci ha parlato della difficile esperienza in Ducati di Valentino Rossi, nella quale arrivarono solo pochi podi, a causa di una moto che non era performante. Il biennio 2011-2012 vide il “Dottore” del tutto fuori dai giochi, cosa che lo portò a meditare addirittura il ritiro anticipato. La salvezza del pilota di Tavullia, come ricordato dal suo grande amico, fu l’addio alla casa di Borgo Panigale ed il ritorno alla Yamaha, che gli permise di tornare a giocarsi gare e titoli mondiali

Rossi in azione (ANSA) – Bicizen.it

Uccio ha così ricordato quel difficile periodo: “Ai tempi della Ducati, l’unica cosa che non funzionava era la moto, perché il clima, il gruppo che si era creato con i ragazzi era eccezionale. Ancora oggi lavoro con loro della Ducati, ed è davvero un gruppo eccezionale. Tuttavia, si complica tutto quando la moto non funziona, e non posso nascondermi. Nel 2012, Valentino Rossi mi disse due o tre volte che non aveva più voglia e che voleva stare a casa. Dopo il podio del Qatar nel 2013, quando era tornato in Yamaha, tutto cambiò. Ad Assen poi vinse, e significava che era tornato competitivo“.

Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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