Oggi vi parleremo delle prime tre moto che sono state capacità di sfondare la barriera dei 300 km/h. Pregi e difetti di ognuna di loro.
Il raggiungimento della velocità massima pari o superiore ai 300 km/h è stato una vera e propria impresa per il mondo delle moto, che hanno toccato questo traguardo con grande fatica rispetto alle auto. La prima a farcela è stata la Honda Blackbird, seguita poi dalla Suzuki Hayabusa e dalla Kawasaki ZX-12R. Si tratta di moto non sportive, a dispetto delle performance da urlo che lo farebbero pensare, ma di granturismo di grandi dimensioni, anche abbastanza pesanti.
Queste moto hanno un’ottima aerodinamica, utile per proteggere il pilota ed infilarsi con la minor fatica possibile nel famoso muro d’aria. Queste moto non hanno ottenuto risultati eccezionali sul fronte delle vendite, soprattutto in Italia dove le sportive sono sempre state le più ricercate, ma ora sono un vero e proprio affare. Andiamo a scoprire, grazie all’analisi pubblicata sul sito web “InSella.it“, le loro caratteristiche.
Ecco i dettagli sulle prime tre moto che sono state capaci di sfondare il muro dei 300 km/h.
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