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Moto con motori da auto: queste qui hanno una potenza senza eguali

Published by
Giovanni Messi

Oggi vi parleremo di alcune moto dotate di motori da auto, delle customizzazioni estreme che attirano l’attenzione di tutti i fan.

Sul sito web “InSella.it“, si è tornati ad affrontare un argomento apprezzato dagli amanti delle customizzazioni, vale a dire alcune moto che sono state realizzate con la spinta di motori automobilistici. Per chi credeva che progetti simili non esistessero, è stata redatta una vera e propria classifica, in cui sono stati riportati i modelli più impressionanti, spinti da propulsori davvero notevoli.

Moto progetti clamorosi – Bicizen.it

Tra i progetti più interessanti c’è senza dubbio l’Amazonas, moto che fu costruita in Brasile negli anni Settanta, venendo sviluppata attorno al motore boxer della Volkswagen che fu montato sullo storico Maggiolino. Si trattava di una torre a dir poco enorme, con un peso di quasi 400 kg, e secondo il parere di chi l’ha provata, guidarla era come essere ai comandi di un camion, anche se le sanzioni non erano affatto negative, e venne giudicata positivamente.

Moto, ecco gli altri bolidi con motore da auto

Proseguendo, sottolineato la splendida Munch 4 TT realizzata nel 1966, che vediamo qui in questo video, pubblicato sul canale YouTube Klassic Machines“. Viene raccontata come la prima moto con motore automobilistico della storia, e la realizzò Friedel Munch, che prese il motore della NSU Prinz 1000, che fu collegato ad una trasmissione Horex e tante altre idee geniali. La potenza generale era di circa 110 cavalli, e fu la prima moto con iniezione elettronica di serie, per poi mantenere il titolo di moto più potente in circolazione per anni.

In seguito, fu il turno della Boss Hoss, risalente agli anni Novanta, un altro modello iconico. L’obiettivo era quello di trovare maggiore potenza, e poteva contare su un motore V8 Chevrolet da 5.700 cc di cilindrata. I modelli successivi arrivarono sino a 10,2 litri e 790 cavalli di potenza massima, con un peso di 600 kg, che per una moto è un dato davvero fuori dal comune. Boss Hoss è ancora attiva al giorno d’oggi e realizza trike, baghero e cruise, con cilindrate tra 6,3 ed 8,2 litri.

Queste moto erano davvero uniche nei loro dettagli, ed un altro gioiello fu quello firmato da Max Hazan, ingegnere di Los Angeles, che realizzò una due ruote nota come HF355. Essa ea spinta dal motore V8 della Ferrari F355 da 380 cavalli e 3.495 cc di cilindrata, con un interasse di soli 1.600 mm. Dunque, siamo di fronte a dei veri e propri gioielli, che di sicuro non passeranno mai di mente.

Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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Giovanni Messi

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