Addio ad un promettente atleta che si è spento all’età di soli vent’anni al termine di una gara che ha fatto discutere.
Ennesimo grandissimo dispiacere per il mondo dello sport, tutto, che ha da poco dovuto dire addio ad un promettente atleta. Aveva solo vent’anni quando ha chiuso gli occhi per non riaprirli mai più. Si tratta di una situazione piuttosto delicata che per ore ha tenuto gli amanti dello sport con il fiato sospeso per poi concludersi con il triste epilogo.
La notizia della morte sta facendo proprio in queste ore il giro del mondo e gli appassionati non hanno potuto credere ai loro occhi e alle loro orecchie quando hanno letto o ascoltato la notizia. E pensare che poco prima di passare a miglior vita è stata protagonista di un’intensa gara.
Famigliari e colleghi di lavoro sono ancora sotto shock per quanto accaduto, soprattutto perché godeva di buona salute e nessuno si sarebbe aspettato una sua dipartita ad appena vent’anni. La situazione, tuttavia, è apparsa poco chiara a qualcuno che ha preferito approfondire la questione.
Davvero incredibile pensare che l’olandese Mark Groeneveld sia morto tra le notte di domenica e lunedì in seguito ad un arresto cardiaco. Questione spinosa che ha portato qualcuno a voler capire perché l’incidenza di morti dovute a problemi di cuore, soprattutto nei più giovani, sia aumentata negli ultimi anni. Per capire bene cosa sia successo al giovanissimo atleta bisognerà aspettare il responso dell’autopsia. Nel frattempo tutti hanno voluto ricordarlo con grande affetto.
Mark era un ragazzo molto apprezzato dalla sua scuderia, l’X-Speed United Continental, e poco prima di spegnersi per sempre era impegnato ad Hong Kong per una gara ufficiale. Tappa che non è però riuscito a completare a causa di un problema meccanico alla sua bici. Il ritiro anticipato, fa sapere il suo team, non era quindi direttamente collegato ad alcun problema di salute.
Il malore sarebbe perciò subentrato solo in un secondo momento. Chi era insieme a lui quando si è sentito male lo ha accompagnato in ospedale dove medici ed infermieri si sono presi cura dell’atleta ma senza riuscire a salvarlo. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno per tutti quelli che hanno avuto la possibilità e la fortuna di conoscere Mark Groeneveld da vicino. Sono tante le persone che in queste ore gli hanno voluto dedicare un pensiero.
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