Una città italiana ha speso 40mila euro per le bici, ma non tutti sono contenti. Si è accesa sui social network una polemica legata a quanto accaduto.
La scelta è tutta improntata sulla sostenibilità e sulla sicurezza, ma fin troppi si sono lamentati dei soldi spesi.
![Soldi spesi per le bici](https://www.bicizen.it/wp-content/uploads/2023/12/bici-27122023-pixabay-bicizen.jpg)
Purtroppo il mondo della bici vive ancora di un deficit culturale piuttosto esteso. Questo perché in molti pensano che sia solo un hobby di cui si può fare francamente a meno. Una cosa che invece non collima con la realtà visto che si tratta di uno sport nobile che fa bene alla salute e anche all’ambiente.
Quando si investe in questo tipo di mobilità sono sempre molti quelli che polemizzano, preferendo lasciare spazio alle automobili sicuramente più veloci e in un certo senso comode. Non vengono però analizzati, da questi cittadini, tutti i gravi effetti negativi che si possono registrare in merito. Ma cosa è successo nella nota città italiana? Andiamo a leggere con attenzione.
40mila euro per le bici, rivoluzione in Italia
La città al centro della questione dei 40mila euro per le bici è Varese, città lombarda che sorge proprio alle spalle di Milano e che è nota per le sue tante attività industriali e non solo. Anche perché è uno dei centri al nord più verdi tanto da meritarsi il nome di città giardino per via dei tanti parchi e giardini che ospita.
![Bici e soldi](https://www.bicizen.it/wp-content/uploads/2023/12/bici-mare-27122023-pixabay-bicizen.jpg)
Al centro del bando “Piazze aperte”, destinato a migliorare la viabilità dei quartieri cittadini, ha assegnato un appalto da 40mila euro per costruire una ciclopedonale che vada a collegare via Aguggiari a via Crispi. Ci saranno inoltre degli attraversamenti protetti in via Marzorati su via Guercino e in via Montello su via Palazzi. Il progetto in questione è stato approvato da Palazzo Estense. Nell’ultimo periodo un altro percorso era già stato realizzato tra viale Aguggiari e Sant’Ambragio.
Dopo un Natale dove non sono, purtroppo, mancati incidenti sulle due ruote e per questo molte città stanno lavorando per la sicurezza dei ciclisti. Purtroppo c’è chi continua a non capire l’importanza di questi gesti e continua a criticare qualsiasi cosa si faccia per cercare di rendere più sicura la vita a una parte della popolazione. E per questo il progetto lanciato da Varese dovrebbe essere solo ed esclusivamente di vanto e d’esempio per tutto il nostro paese.