Italia, 24enne fermo per anni per una grave malattia: la sua rivincita

Oggi vi raccontiamo la storia di un 24enne che per anni è stato fermo per una grave malattia. Ora però è arrivata la risalita e la sua grande rivincita.

Sono tanti i racconti legati alla bici che hanno portato a sensazioni di riscossa. Per questo oggi ve ne vogliamo raccontare una molto interessante.

Ecco il giro d'Europa
Giro d’Europa in bici dopo la malattia (Bicizen.it)

Quando la vita ci sta per abbandonare, quando ci sentiamo sconfitti forse è il momento di trovare qualcosa, dopo aver superato i nostri problemi, per voltare definitivamente pagina. E cosa meglio dello sport per variare un periodo complicato e difficile da gestire, restituendoci fisico ma anche e soprattutto un impatto dal punto di vista psicologico.

Non a caso nei percorsi di riabilitazione si utilizza sempre la cyclette a testimonianza dell’importanza di questo sport anche per superare dei problemi di natura fisica. Ora però torniamo ad affrontare la storia di oggi, consci di trovarci di fronte a qualcosa di veramente commovente e intenso.

Matteo Messina e la malattia

Matteo Messina è rimasto fermo per un periodo a causa di un problema di salute, ora però si è ripreso tutto tornando in bici e completando il giro dell’Europa sulle due ruote.

Questo ragazzo dai sedici anni è stato fermo per sette, un’immobilità forzata. A La Stampa il racconto: “La malattia era di origine reumatica ed è arrivata all’improvviso. Per tre anni non sono più riuscito a camminare. Poi con il tempo, piano piano, ho ripreso a muovere qualche passo. Sono stati però altri quattro anni d’inferno. Poi, così come era arrivata, la malattia se n’è andata“.

In bici per l'europa
L’impresa eroica (bicizen.it)

Oggi Matteo ha 24 anni ed è pronto per dire la sua ancora una volta, ovviamente non vuole più rimanere fermo. La sua grande rincorsa è partita lo scorso anno dal paese dove abita, Villanova d’Asti, per un viaggio a piedi lungo l’Italia. Era arrivato fino alla Calabria tre mesi dopo.

Poi quest’anno ha deciso di salire in bici e per questo ha scelto una Gravel Bergamont Grandurance RD7. Con sé ha portato tenda, sacco a pelo e fornelletto per cucinare. Le sue parole sono inequivocabili: Mi alzo all’alba, smonto il campo e riparto. Vado in bici e poi mi accampo prima che faccia buio. Ceno e mi metto nel sacco a pelo. Le mie giornate sono piene, vivo ogni istante da quando sono in sella a quando sono sdraiato nella tenda”.

E continua: “Non sono solo, sono con me stesso. La solitudine lascia un senso di pienezza incredibile, si crea una connessione con sé stessi e con quanto è intorno che mi emoziona profondamente“.

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