Hai acquistato online un’e-Bike? Ecco quali sono i tuoi diritti

Si continua sempre più ad acquistare e-Bike online, ma quali sono i diritti del consumatore? Andiamo ad analizzare da vicino tutto ciò che è legato al mondo delle due ruote sotto questo punto di vista.

Sono molti i portali che offrono la vendita online di biciclette e non parliamo solo dei siti più famosi di e-commerce. Anche le piccole aziende, infatti, hanno iniziato a vendere le loro biciclette su internet.

Ecco i diritti di chi acquista una bici online
Acquisti online bici, diritti del consumatore (Bicizen.it)

Il commercio online è la frontiera del futuro e sebbene stia mandando in crisi milioni di commercianti non si può negare che si tratti di uno strumento molto comodo. Questo perché molto spesso siamo di fretta e ci risulta comodo ricevere tutto a casa senza nessun tipo di sforzo.

Ovviamente l‘acquisto di una bici online è un atto di grande fiducia nei confronti di un venditore, perché non abbiamo la possibilità di guardare questo oggetto da vicino e toccarlo con mano. Non possiamo provarla e la riceviamo direttamente a casa. Sicuramente però è necessario fare un po’ di chiarezza su quelli che sono i nostri diritti in merito. Andiamo a leggere quali sono.

I nostri diritti sull’acquisto online di bici

Per parlare dei nostri diritti sull’acquisto online di bici bisogna entrare un po’ nello specifico e dunque dobbiamo affidarci alla giurisprudenza. I contratti conclusi online sono trattati dall’articolo 45 al 1° comma, lettera G del Codice del consumo.

Bici, acquisti e diritti
Acquisto bici, i diritti (Bicizen.it)

Questo viene definito come “contratto a distanza” e si tratta di accordi conclusi tra due parti e cioè:

  • Tra il professionista e il consumatore
  • Senza presenza fisica simultanea delle due parti
  • Mediante l’utilizzo di mezzi di comunicazione a distanza
  • Nell’ambito dell’attività imprenditoriale del professionista

Ogni volta che facciamo questo tipo di affare, come in tutti gli altri casi, la cosa più importante è quella di cercare un dialogo con il venditore. Questo perché si deve risolvere tutto sempre con tranquillità evitando di arrivare a un punto di rottura tra le parti.

Il consumatore non soddisfatto della merce ricevuta però ha un diritto, salvo patti differenti, cioè il diritto di recesso di cui si parla all’articolo 52 del Codice del consumo. Entro 14 giorni dall’acquisto l’acquirente può liberarsi dalle obbligazioni contrattuali per restituire la merce senza motivazione. Con eventuali motivazioni invece il diritto aumenta fino a dodici mesi.

Inoltre il Codice del Consumo ci specifica anche quelle che sono le modalità per esercitare quello che è il nostro diritto di recesso.

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