Cambia tutto sul fronte semafori: non sarà più come prima. I nuovi colori sono pronti a rivoluzionare la mobilità.
Tra le prime regole di guida che si imparano ci sono certamente quelle relative al semaforo. Con il verde si passa tranquillamente, con il giallo si rallenta e ci si ferma, con il rosso non si può assolutamente passare. Semplice, giusto? Si, almeno sino a questo momento. Presto infatti potrebbe cambiare proprio tutto, stravolgendo una delle certezze ormai consolidate degli automobilisti alla guida.
Che la mobilità cambi e si evolva è ormai un qualcosa a cui ormai siamo abituati, ma certo non ci si aspettava che anche uno dei caposaldi della circolazione come il semaforo potesse restare “vittima” delle nuove tecnologie. Le regole sui colori dei semafori sono le stesse da oltre un secolo. Perché dunque cambiarle?
I sistemi di guida autonoma sembrano destinati ad avere un ruolo sempre più predominante all’interno dell’industria dei motori. Sempre più auto offrono la possibilità di utilizzare questi sofisticati sistemi, e si sono già viste in strada le prime auto e addirittura i primi taxi che viaggiano con il pilota automatico.
Si tratta di un cambiamento davvero epocale, che stravolgerà quella che è stata la concezione di mobilità sino ad oggi. Naturale quindi che anche il semaforo debba necessariamente adattarsi ai nuovi veicoli che prossimamente saranno sempre più frequenti sulle nostre strade.
Per questo motivo ai tre colori a cui siamo stati abituati sino ad ora potrebbe aggiungersene presto un quarto. L’idea arriva dalla North Carolina State University, che ha proposto di aggiungere una luce bianca che servirebbe proprio per gestire il traffico relativo ai veicoli a guida autonoma.
La luce bianca infatti servirebbe per comunicare in modalità wireless con i veicoli a guida autonoma. Il semaforo avrebbe la funzione di informare i conducenti dei veicoli non automatizzati delle manovre del pilota automatico, avvisandoli per tempo e ammortizzando così i rischi dovuti alla circolazione di questi veicoli, che lasciano non poche perplessità. I veicoli a guida autonoma, soprattutto i robotaxi, sono infatti stati spesso nell’ultimo periodo al centro di polemiche. In molti mettono in dubbio la loro capacità di reazione e il loro comportamento in caso di incidenti o imprevisti. Mentre le tecnologie sono sempre più sofisticate e appaiono ormai indirizzate ad avere un ruolo sempre più centrale, iniziano ad arrivare le prime “proposte di convivenza”.
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