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Un’auto con motore ad acqua: sogno o imminente realtà?

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Anna Maria Fondi

Pensiamo un pò a come sarebbe il mondo se le nostre auto fossero alimentate ad acqua e non più con combustibili costosi ed inquinanti. In realtà già da qualche decennio la cosa sembrava potesse essere fattibile in tempi piuttosto rapidi. Ma che cosa impedisce il verificarsi di questa grande innovazione?

Negli ultimi anni nel mondo delle auto sono stati fatti enormi passi in avanti, veri e propri progressi che hanno mirato e mirano sempre più alla salvaguardia del nostro benessere e della nostra salute, ponendo particolare attenzione al discorso “inquinamento“. Dalle auto alimentate esclusivamente con carburanti diesel o benzina, si è passati al gas e al metano, fino a giungere all’elettrico. Ma è possibile che non ci siano altre forme di alimentazione che riducano ancor più drasticamente l’inquinamento?

non solo auto elettriche (Bicizen.it)

Di certo l’auto elettrica è stata una grande novità in questo senso dal momento che a differenza di un motore termico, non emette inquinanti chimici, neppure C02 e può circolare liberamente anche laddove esistono limitazioni del traffico, riducendo in maniera importante l’inquinamento. Inoltre risulta essere anche più economica rispetto ad un’auto diesel o a benzina, considerando che il suo consumo richiede un costo che va dai 3 ai 6 euro ogni 100km. Al momento sembrerebbe la soluzione ideale per ogni automobilista, ma non è proprio così.

Anche questo tipo di vettura presenta degli svantaggi come ad esempio il costo che, nonostante i vari incentivi e gli ecobonus, risulta ancora piuttosto elevato. Per non parlare della poca autonomia che assicura brevi tragitti ma può rappresentare un vero e proprio problema se si affrontano viaggi più lunghi. Per carità, anche per ovviare questi disagi si stanno facendo passi da gigante, ma nonostante ciò ancora non si sta verificando un massiccio utilizzo di questi veicoli.

Potrebbero le auto a idrogeno dare una svolta?

In realtà un’alternativa alle tipologie di vetture già esistenti ci sarebbe. Già da qualche tempo sentiamo parlare di macchine ad idrogeno, ovvero ad emissione zero, in sostanza auto dotate ugualmente di motore elettrico ma che non richiedono la ricarica delle batterie. Il loro funzionamento avviene grazie allo sfruttamento dell’elettrolisi ovvero si basa sulla reazione chimica tra questo gas e l’ossigeno che permette di produrre energia elettrica necessaria sia per l’alimentazione del motore elettrico che per la ricarica della batteria del sistema di accumulo.

Una valida alternativa ma ancora lontana (Bicizen.it)

Durante il funzionamento, l’impianto di scarico rilascerà solo e semplicemente acqua sotto forma di vapore acqueo. Diciamo che per quanto riguarda l’assenza di emissioni queste vetture sono al pari di quelle elettriche, ma a differenza di queste ultime, le auto ad idrogeno non sono soggette agli sbalzi di temperatura, garantiscono quindi un’autonomia considerevole anche in situazioni di grande freddo. Ma allora perchè non riescono a prendere piede? Purtroppo uno dei problemi maggiori è legato ai costi proibitivi, ma quello che più ostacola il loro sviluppo è proprio la produzione di idrogeno puro, quello definito “verde“, l’unico veramente pulito al 100%. Purtroppo solo un 3% si ottiene tramite l’elettrolisi dell’acqua, il restante 97% è ottenuto dai combustibili fossili il che favorisce l’emissione di CO2 a discapito della salvaguardia dell’ambiente.

Questi sono i principali motivi per cui ad oggi sono poche le auto messe a disposizione dalle case automobilistiche: una è il Suv Hyundai Nexo che costa circa settanta mila euro, l’altra è la berlina giapponese Mirai il cui prezzo si aggira intorno ai cinquantaseimila euro.

Quello che ci fa ben sperare però è una notizia giunta di recente dalla Casa di Maranello che sicuramente apporterà grandi novità nel settore. La mitica Ferrari, ha infatti da poco depositato un brevetto per una vettura sportiva ibrida avente motore elettrico anteriore e motore termico posteriore biturbo a sei cilindri in linea e trazione integrale, proprio alimentato a idrogeno gassoso. Il motore a combustione risulta praticamente montato sottosopra, posizionato verticalmente con l’albero motore collocato più in alto rispetto ai cilindri e la testata orientata verso il basso.

Non ci resta che attendere nuovi sviluppi ed essere fiduciosi in un mondo sempre più ecologico.

 

Anna Maria Fondi

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