Una bici così non l’avevi mai vista: ve lo sareste immaginato?

Oggi vogliamo entrare in un argomento legato alle bici che nessuno si sarebbe mai immaginato. Una due ruote così non l’avevi mai vista.

Nel mondo delle due ruote confluiscono tantissime cose alcune delle quali anche sorprendenti. Il viaggio che vi proponiamo oggi è quantomeno curioso.

Bici mai vista
Una bici così mai vista (Bicizen.it)

La bici, così come lo sport, sono spesso considerati parte dell’arte. Si tratta infatti di uno sport nobile che esiste praticamente da sempre e che ha regalato al mondo anche tante rappresentazioni artistiche di rilevanza internazionale. Per questo è sbagliato sottovalutare quello che è un mondo fatto di tantissime sfaccettature che confluiscono anche in altri campi.

Oggi affrontiamo un viaggio in bici mai viste, o meglio sottovalutate, quelle che sono protagoniste di splendidi quadri e di opere di importanza maestosa.

Bici nell’arte, quali sono i quadri più famosi?

Uno dei quadri legati alla bici più famoso di sempre è “Incontro in bicicletta” di Federico Zandomeneghi. Quest’opera è un pastello su carta del 1896 conservato dalla Fondazione Enrico Piceni di Milano e dalle dimensioni piuttosto contenute. Al suo interno vediamo due dame che si incontrano lungo un sentiero proprio in sella alla loro bicicletta.

Anche il famoso re del mini-monde parigino Henri de Toulouse-Lautrec ha inserito la bici in una sua opera, si tratta della litografia del 1896 dal titolo La catena Simpson che vede un ciclista in affannosa ricercare di chi lo precede. Interessanti sono le opere anche di Ramon Cassas e Pere Romeu sul Tandem un’opera autobiografica sempre di quegli anni, precisamente del 1897.

Bicicletta nella storia
Una bici davvero mai vista (Bicizen.it)

Splendida è la composizione di Alphonse Mucha che nel 1902 ha realizzato Cycles Perfecta un’opera che vede al centro una donna dai capelli lunghissimi poggiata sul manubrio di una bicicletta. Come non citare il quadro di pura ispirazione picassiana, Al velodromo del 1912 di Jean Metzinger. Questo si può osservare nella Peggy Guggenheim Collection di Venezia ed è un lavoro veramente straordinario.

Olio su tela anche per Lyonel Feininger e il suo La gara di biciclette in cui vediamo cinque corridori impegnati in una lotta comune con delle forme squadrate che si confondono tra di loro. Futurista invece è l’opera di Natalia Goncharova dal titolo Il ciclista che si trova nel Museo Russo di San Pietroburgo.

Chiudiamo con la più grande delle provocazioni una delle tante lanciate da Marcel Duchamp re della decontestualizzazione Dada che una volta presentò Ruota di bicicletta per poter dire che anche il ciclismo in sé era un’opera d’arte.

Impostazioni privacy