L’addio a benzina e diesel è sempre più vicino, Matteo Salvini si schiera dalla parte degli italiani per salvare le auto. Ma è comunque polemica.
Così recita il cartello elettorale in vista delle europee “A difesa della casa e delle auto degli italiani”, ma andiamo a vedere di cosa si tratta.
Il dito è puntato contro Bruxelles dove si parla dell’eliminazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro in favore della rivoluzione green. E aggiunge: “La transizione ecologica non deve essere ideologica. Togliendo le auto non elettrice dalla strada passeremmo dall’inquinare per lo 0.6% al mondo allo 0.3%. Ma per farlo la Cina, che produce le batterie delle auto elettriche, apre nuove centrali a carbone. Aumentando tantissimo la sua percentuale di inquinamento che già oggi è del 30%”.
Parole che fanno riflettere e che creano anche qualche dubbio, ma portano avanti un’idea che la Lega sta ribadendo da più tempo. Non sappiamo poi effettivamente come andranno le cose, ma di certo nel programma elettorale è più volte ribadita l’intenzione in questo senso. Ora però andiamo avanti a leggere le polemiche che sono scaturite.
Matteo Salvini ha sempre diviso, creando involontariamente polemica. Da una parte c’è chi sostiene ogni sua idea, dall’altra chi invece coglie occasione in ogni cosa detta per attaccarlo. Ed è successo anche stavolta.
Da un lato ci sono gli automobilisti che difendono la trovata del vice Premier perché preoccupati dal dover sostituire la loro autovettura con una spesa non indifferente e che potrebbe portarli a dover fare degli investimenti non di poco conto per eventuale sostituzione veicolo a prescindere dagli incentivi stabiliti dal Governo.
Dall’altro lato invece c’è chi lo critica e attacca il fatto che si deve pensare all’ambiente e limitare l’inquinamento che in realtà è davvero travolgente sotto ogni punto di vista.
Non sappiamo se sia giusto o meno quello che pensa Matteo Salvini, perché entrambe le fazioni divisive hanno le loro ragioni, quello che è evidente è che si debba fare qualcosa per il pianeta senza danneggiare eccessivamente il ceto medio-basso che si troverebbe a dover rinunciare all’auto per andare a lavoro con eventuali problemi.
Vedremo cosa stabiliranno le elezioni e quali decisioni verranno prese per cercare di limitare i danni ingenti legati proprio appunto all’inquinamento ambientale che continua a tormentare il nostro paese e tutto il mondo in generale.
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