Il gruppo Stellantis vuole cambiare il mercato e prepara l’abbassamento dei prezzi. Ecco qual è il piano della holding di Elkann.
Siamo in una fase molto delicata del mercato auto, con il gruppo Stellantis che è tra i maggiori colossi mondiali, ed è pronto ad aprire una nuova era. Di certo, gli ultimi mesi non sono stati facili sul fronte italiano, a causa delle tante tensioni che si sono sviluppate con il Governo in merito agli incentivi ed alla produzione delle auto di marchi nostrani, che avvengono sempre più lontane dai nostri confini.
I casi dell’Alfa Romeo Junior e della FIAT Topolino hanno fatto il giro del mondo, ma la decisione di salvare Mirafiori producendovi, dal 2026 in poi, la nuova 500 ibrida pare aver calmato le acque. Nel frattempo, Stellantis conferma il proprio impegno nel voler diminuire i prezzi delle auto elettriche, e l’annuncio appena arrivato dal grande capo lascia presagire una vera e propria rivoluzione.
Come ben sappiamo, Stellantis vuole vendere solo auto elettriche in Europa a partire dal 2030, ma per riuscirci senza andare in fallimento, è necessario che la domanda per le BEV aumenti, grazie ad un abbassamento dei costi di produzione e dei prezzi di vendita. Questo concetto è stato più volte ribadito dal CEO Carlos Tavares, ed ora il tempo inizia a stringere vista la crescita dei cinesi.
Secondo quanto dichiarato dal boss in persona, la holding multinazionale olandese pare disposta ad abbandonare alcuni fornitori per produrre in proprio alcuni elementi, in modo così da risparmiare parecchio. Si tratta di un tema molto caldo e del quale si parlerà molto nel corso dei prossimi mesi.
Ecco le sue parole: “Quando i fornitori non corrono alla stessa velocità dei nostri team, questi ultimi vedono un grande vantaggio nell’insourcing. Siamo arrivati alla conclusione che ciò che è stato esternalizzato si può fare internamente“. In sostanza, Tavares ritiene che anche Stellantis possa iniziare a produrre per conto proprio i componenti, come ad esempio fa la cinese BYD, che ha un reparto specializzato nella costruzione di batterie.
Per quanto concerne i fornitori della controllata di John Elkann, sappiamo che essa sfrutta componenti Valeo, Continental, Magna International, Forvia ed Aptiv. Vedremo se queste partnership continueranno in futuro, e se quella di Tavares è una mossa tattica per portare a delle tariffe più convenienti per il gruppo.
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