La Honda è in caduta libera, e perso anche Marc Marquez ci sono poche speranze di primeggiare. Ora arriva una pesante critica.
La nuova stagione della MotoGP è alle porte, e quando manca poco più di un mese e mezzo alla prima tappa, prevista per il 2 di marzo in Thailandia, si parla ancora molto della crisi tecnica della Honda. Il 2024 è stato l’anno peggiore di sempre per il colosso giapponese, che perso Marc Marquez non ha ottenuto neanche un podio, chiudendo ultimissima nel mondiale costruttori. Da quasi due anni non si festeggia una vittoria per la RC213V, con il team ufficiale che è a secco da quasi quattro anni.
La situazione tecnica della Honda, e vi garantiamo che non stiamo esagerando, è imbarazzante, considerando anche quella che è la forza economica della casa dell’Ala Dorata, il primo produttore di moto al mondo. La partenza di Marquez a fine 2023 è stata la mazzata finale, visto che i piloti attuali non sono in grado di ripetere le sue imprese, che l’hanno reso una vera e propria leggenda delle due ruote. Ad alimentare una situazione già carica di tensione ci ha ora pensato un uomo che gestisce un team della casa nipponica, stanco, probabilmente, di una crisi tecnica infinita.
In un’intervista riportata dal sito web “MotoSan“, è arrivata l’ennesima mazzata contro la Honda, da troppo tempo il fanalino di coda della MotoGP. Lucio Cecchinello ha evidenziato l’immobilismo della casa giapponese nel periodo in cui Marc Marquez era fuori per infortunio, e c’è da dire che il boss del team LCR, che corre con le RC213V, non si è di certo risparmiato. A suo parere, il tempo perduto tra 2020 e 2021 è stato cruciale ed ha causato il ritardo che c’è ancora oggi.
Ecco le sue parole: “La Honda non ha fatto nulla in termini di sviluppo quando Marquez era fuori per infortunio. La moto di Marc andava bene, lui sfruttava al meglio la parte anteriore ed usava una gomma più dura del resto. Un esempio ci viene dato dall’inizio della stagione 2020, quando a Jerez de la Frontera ha superato tutti in rimonta, prima della caduta che lo portò all’infortunio, avvenuta perché perse la parte anteriore. Alla Honda pensarono di aspettare il suo ritorno, ma ci furono delle complicazioni, ed in quel periodo non ci fu sviluppo, mentre gli altri fecero enormi progressi“.
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