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Marquez si lava le mani sulla Ducati: ha una sola cosa nella testa, Bagnaia trema

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Giovanni Messi

Marc Marquez è pronto per una stagione da protagonista, ed è consapevole di quanto abbia influito il suo addio a Honda e l’approdo in Ducati.

L’attesa è alle stelle per il semaforo verde alla nuova stagione di MotoGP, che prenderà il via il prossimo week-end a Burirarm, in Thailandia. Qui Marc Marquez ha dominato i test sulla Ducati factory, facendo la differenza sia nel time attack che nelle simulazioni di gara. Il nativo di Cervera ha dettato legge su una Desmosedici GP25 che in realtà ha adottato diverse soluzioni della sua progenitrice iridata, a cominciare da un motore che dava maggiori garanzie.

Marquez in azione (ANSA) – Bicizen.it

La Ducati della passata stagione, evidentemente, era un’arma perfetta molto complicata da migliorare, e non c’è da stupirsi se anche Alex Marquez, che con il Gresini Racing ha a disposizione proprio la GP24, è andato molto forte nei test. Al momento, tutti dicono che Marc sia il grande favorito, anche se Pecco Bagnaia è pronto a dire la sua. In ogni caso, lo spagnolo è stato protagonista di una risalita impressionante in questi anni, grazie alla coraggiosa scelta di lasciare la Honda poco più di un anno fa.

Marquez, dichiarazioni di chi si sente in gran forma

In un’intervista concessa ad “El Hormiguero”, Marc Marquez è tornato sul suo addio alla Honda e conseguente passaggio in Ducati. Ecco le sue parole: “Ogni gara lottavo per l’11esimo posto, non lo accettavo più. Era una cosa che poteva andare bene per un pilota specializzato nello sviluppo della moto. Io non sono un pilota che sviluppa le moto, io sono un pilota che cerca sempre di vincere. Se non posso competere almeno per le prime cinque posizioni ogni fine settimana, per me non ha senso correre. Ho deciso quindi di andare in una squadra satellite ma che avesse una moto forte come la Ducati, per vedere se ero ancora competitivo“.

Marc Marquez in azione (ANSA) – Bicizen.it

Marquez ha poi aggiunto: “Ho preso sicuramente un rischio andando in Gresini, una sorta di investimento. Ho pensato che se fossi stato competitivo si sarebbero sviluppate delle cose, ed alla fine, ho avuto la possibilità di entrare nel team ufficiale. Ma è stato necessario esporsi. Io credo che il fallimento equivalga a quando non ci si espone, non ci si prenda dei rischi. Chiaramente, hai paura di cosa potrebbe accadere se le cose andassero male, ma è sempre bene provare. Mi è andata bene ed ora sono nella squadra migliore, quella che volevo e con la moto migliore. Posso provare a vincere un altro campionato del mondo“.

Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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