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Il dramma di Valentino Rossi, racconto a cuore aperto: è stato un dolore terribile

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Giovanni Messi

La carriera di Valentino Rossi è stata ricca di successi, ma non sono mancati i momenti difficili. Ecco uno dei giorni più duri per lui.

Settimana di gara per Valentino Rossi, la leggenda del mondo delle due ruote che ha segnato un’epoca. Il pilota di Tavullia scenderà in pista in Qatar per il primo atto del FIA WEC, al volante della BMW M4 GT3 #46 del team WRT. Si tratta della seconda stagione nel mondiale endurance per il “Dottore”, che lo scorso anno ha ottenuto come miglior risultato un secondo posto in classe LM GT3 alla 6 ore di Imola. La vettura è una tra le più forti della categoria, ed anche il team belga, gestito dal grande Vincent Vosse, è uno dei punti di riferimento.

Valentino Rossi brutto incidente (ANSA) – Bicizen.it

Valentino Rossi ha aperto il suo 2025 in pista con il secondo posto alla 12 ore di Bathurst, in Australia, ed è carico per la sua quarta annata consecutiva come pilota di auto da corsa. Valentino Rossi sarà anche più presente nel paddock della MotoGP in quest’annata, per seguire i ragazzi del suo team ed i piloti, così come Pecco Bagnaia, che dovrà affrontare Marc Marquez nel team ufficiale Ducati. Nelle ultime ore, il “Dottore” ha raccontato il terribile spavento che dovette vivere tanti anni fa.

Valentino Rossi, il dramma del GP d’Italia del 2010

Durante la propria carriera, Valentino Rossi non è stato protagonista di un numero esagerato di cadute, ma una in particolare lo segnò e gli fece capire cosa fosse il dolore e la sofferenza fisica. Ci stiamo riferendo alla caduta che avvenne nel week-end del Mugello del 2010, quando si ruppe tibia e perone dopo un violento high-side. In un’intervista concessa al “Corriere della Sera“, il pilota di Tavullia ha raccontato quel terribile spavento, parlando anche della grande paura provata nel 2020 in Austria, quando rischiò ancor di più la vita.

Rossi dopo la caduta (ANSA) – Bicizen.it

Ecco il racconto di Valentino Rossi: “Quando mi ruppi la gamba nel 2010 al Mugello fu davvero terribile. Non avevo mai sentito così tanto dolore, l’osso usciva dalla pelle ed ho avuto la sensazione che una parte del corpo si separasse dal resto. Quello fu un momento spaventoso, anche se nel 2020 in Austria me la sono vista altrettanto brutta. Ricordo la moto di Morbidelli che mi volò accanto come un proiettile enorme. Fu il momento più pericoloso della mia carriera, e mi ha portato ad affrettare i tempi del ritiro“.

Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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