MotoGP, la verità di Michelin sulla decisione di Marquez: perché ha fatto quel giochino con il fratello

Il CEO di Michelin, Piero Taramasso, ha annunciato cosa è accaduto nel primo appuntamento stagionale tra i fratelli Marquez.

Marc Marquez ha conquistato la prima gara dell’anno in sella alla Rossa. Nel corso del GP il fenomenale pilota spagnolo ha deciso di salvaguardare le sue mescole, puntando a una strategia rischiosa ma risultata decisiva. Il Cabroncito ha ceduto la prima posizione per accordarsi per numerosi giri alle spalle di suo fratello Alex.

Michelin, zitti tutti, parla Taramasso
Ducati, la verità su Marc Marquez (Ansa) Bicizen.it

Nel momento decisivo il pilota della Ducati ha deciso di sferrare l’attacco decisivo del GP, superando e distanziando nelle battute finali suo fratello sulla Desmosedici del team Gresini Racing. La verità che la gestione è stata dettata da un problema legato alle mescole Michelin. Sono nate numerose polemiche in merito alle gomme che stanno decidendo le sfide della top class.

Michelin, zitti tutti, parla Taramasso

La Michelin lascerà la MotoGP dopo il 2026. “Abbiamo avuto molte conversazioni con Dorna – ha esordito il CEO della Casa francese ai microfoni di Motosan.es – Dopo qualche mese ci hanno detto che volevano cambiare strategia, che era quella di avere un unico fornitore per tutti i campionati: MotoGP, MotoE, Moto2, Moto3, Rookies Cup, Asian Talent Cup. Ma la loro strategia non coincideva con la nostra. Volevamo continuare a concentrarci sulla MotoGP e sulla MotoE. La MotoGP è la competizione motociclistica più importante al mondo, dove possiamo davvero svilupparci e innovare. Utilizziamo la concorrenza come acceleratore dell’innovazione. Noi siamo il laboratorio del laboratorio Michelin“.

MotoGP, la verità di Michelin sulla decisione di Marquez
Problemi Michelin in MotoGP (Ansa) Bicizen.it

La MotoGP ha tutte le caratteristiche ideali, perché ha le moto più veloci e potenti e i migliori piloti del mondo. Lì possiamo acquisire molti dati che poi ci servono per innovare e realizzare simulazioni. Volevamo continuare così. Noi di MotoE sviluppiamo solo materiali sostenibili e per noi era logico farlo anche nelle moto elettriche. Quella era la nostra piattaforma sostenibile, la MotoGP era più incentrata su prestazioni e innovazione. Non potendo continuare come volevamo, abbiamo preferito declinare piuttosto che prendere tutto e rischiare di sprecare risorse, magari proponendo un prodotto con meno funzionalità“, ha spiegato Taramasso.

La scelta di Marc Marquez in Thailandia? Nei primi giri ha visto che era leggermente sotto l’obiettivo, quindi ha preferito entrare nella sua scia per far scaldare la gomma e aumentare la pressione. Restare davanti e aumentare il ritmo avrebbe potuto comunque portarlo avanti, ma preferì restare dietro ad Alex per sicurezza. Per me è stata una combinazione di cose. Il giorno della gara la temperatura era di quasi 10 gradi più bassa rispetto al sabato. Nella Sprint eravamo a quasi 60 gradi sulla pista. La domenica faceva più fresco, il ritmo era più lento e questo significava chiaramente meno sforzo per gli pneumatici. Diversi fattori si sono combinati per raggiungere il limite. Per evitare problemi a fine gara, Marc ha preferito sedersi dietro al fratello. Una buona strategia, ma forse avrebbe potuto restare davanti aumentando il ritmo e frenando più bruscamente per rientrare nell’obiettivo di pressione richiesto. Sapendo di avere più degli altri, scelse la strategia che considerava meno rischiosa“, ha concluso il CEO della Michelin.

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