La Ferrari nel corso della sua lunga storia ha realizzato auto straordinarie che hanno fatto scuola. Il modello Eternità non lo vedremo mai in giro.
Il mondo del Cavallino è pieno di progetti eccellenti che sono diventati un simbolo della cultura del lavoro italiano. La Motor Valley è uno dei centri ingegneristici più importanti al mondo e molto si deve alla vision pioneristica di Enzo Ferrari. Quest’ultimo partorì da una idea brillante di auto sportiva una gamma di modelli che hanno fatto la storia dell’automotive.
Il marchio modenese è diventato un punto di riferimento anche per tutte le altre case costruttrici. La tradizione ha permesso di continuare a innovare, non distaccandosi mai dal DNA del Drake. La gamma oggi si è allargata, notevolmente, anche con modelli che non hanno nulla da invidiare ai bolidi più estremi. Del resto la Rossa è presente anche nella massima classe del campionato del mondo endurance.
Sono nati modelli iconici e hypercar destinate alla pista. I puristi preferirebbero nuove interpretazioni di auto iconiche come la F40 piuttosto che supercar full electric e SUV. Da un rappresentazione grafica, creata con grande attenzione ai dettagli, i fan hanno ammirato lo stile del progetto digitale Eternità. Una vettura che racchiude tutte le caratteristiche uniche del Cavallino, grazie al lavoro di Car design trends in collaborazione con Automotive Design Studio by DRE e il team creativo Zicher, sviluppato senza l’IA.
Il prototipo non ufficiale riprende in alcuni aspetti le Ferrari Monza SP1 e SP2, ma in una veste più estrema come la McLaren Elva e l’Aston Martin V12 Speedster. La Eternità vanta un frontale ribassato, luci a LED minimal e un cofano cortissimo che punta all’asfalto. Il parabrezza non ha cornici, ma solo finestrini sottili come le auto da corsa dell’epoca e roll-bar scolpiti dietro ai poggiatesta per ovvie ragioni di sicurezza. La carrozzeria ha un profilo aerodinamico estremo. Spiccano gli scarichi verticali sopra le grandi ruote posteriori, gruppi ottici a LED e un ampio diffusore ispirato alle monoposto di Formula 1.
Sotto al cofano potrebbe alloggiare un V6 plug-in come la 296 GTB, un V8 ibrido da 1000 CV adottato dalla SF90 Stradale, ma sarebbe perfetto un V12 termico come quello della Ferrari Purosangue. Questa vettura estrema non prenderà mai forma, ma stuzzicherà il palato fine di Piero Ferrari, figlio di Enzo.
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