La Ducati ha in Marc Marquez il suo uomo di punta, ma qualcuno sembra metterlo in discussione.
Dopo i primi mesi di Marc Marquez in pista, non ci sono davvero dubbi sul fatto che la Ducati abbia fatto la scelta corretta a puntare sull’otto volte campione del mondo. Lo si è visto anche in occasione della tappa di Aragon, con lo spagnolo che nella Sprint Race ha portato a casa un grande successo dopo alcune difficoltà.
Dopo Silverstone si era parlato di una Ducati che avrebbe potuto essere rivalutata in seguito, con dei possibili cambiamenti per mantenere ampio il divario con Aprilia e Honda, che hanno vinto in Francia e in Gran Bretagna. Sono ben pochi coloro che possono mettere in discussione il talento di Marquez, ma qualcuno sembra non essere del tutto convinto sulla sua netta superiorità.
Lo si sente infatti dalle parole del pilota italiano del Team VR46 Fabio Di Giannantonio, con questi che di certo non vuole sminuire il campionissimo spagnolo, ma allo stesso tempo vuole mettere in evidenza come ci siano degli aspetti che meritino di essere presi in considerazione quando si parla di Marc.
Di Giannantonio non ha dubbi:” Marquez non fa una super differenza”
Sono molti coloro che ritengono come la Ducati di quest’anno stia volando soprattutto per merito di Marc Marquez, ma tra questi non c’è Fabio Di Giannantonio. Il pilota romano infatti ha parlato di recente per quanto riguarda il campionissimo spagnolo e la sua opinione sembra essere in evidente controtendenza rispetto all’opinione comune.
“L’anno scorso qui ad Aragon era proprio di un altro livello, mentre quest’anno, pur facendo dei risultati incredibili, non è tanto distante da noi. Sta facendo sicuramente meglio, ma io vedo più margine, se non altro nell’essere più vicini”. Di Giannantonio dunque evidenzia come nei primi test di Aragon nel 2024, quando correva con la Gresini, vi era un maggior divario con il resto dei compagni.
Vedendo come è andata la tappa di Aragon nella Sprint Race sembra difficile però pensare che qualcosa possa andare storto in gara. I fenomeni però sono così e anche quando sembrano lasciare qualcosina nelle mani degli altri piloti, ecco che automaticamente diventano quasi battibili, anche se la loro superiorità rimane netta. Bella comunque anche la prova di “Diggia”, sesto al termine della Sprint ma ben lontano da Marquez.