Il Gran Premio di Aragon ha visto Marc Marquez dettare legge, con Pecco Bagnaia è che è tornato sul podio. Dopo la fine della gara, il tre volte iridato è apparso soddisfatto ed ha parlato di una miglioria apportata alla Ducati.
Dopo l’incubo della Sprint Race e degli ultimi week-end, Pecco Bagnaia è tornato a sorridere dopo il terzo posto ottenuto ad Aragon, che gli ha permesso di ritornare sul podio a seguito di una lunga assenza. Il distacco da Marc Marquez in classifica piloti è però ormai quasi del tutto incolmabile, essendo salito a quota 93 punti, ed anche Alex è sempre più lontano. La gara di Aragon è stata tutto sommato positiva confrontandola con le precedenti uscite, ma poi però è necessario fare i conti con la realtà e non nascondersi dietro ad un dito.

Anche in questa domenica, i fratelli Marquez sono stati inarrivabili per Bagnaia, che ha provato a farsi sotto ad Alex, salvo poi dover desistere senza mai riuscire a portare un vero e proprio attacco. Il rider del Gresini Racing è saldamente in seconda posizione nel mondiale, e questo rende bene l’idea di quanto la mossa Ducati di ingaggiare Marc sia stata fondamentale per la credibilità del team ufficiale. Dopo la gara, Pecco è apparso più soddisfatto, ma serve ben altro per tornare a vincere.
Bagnaia, una modifica ai freni ha fatto la differenza
Intervistato ai microfoni di “SKY Sport MotoGP” alla fine della gara, Pecco Bagnaia ha raccontato il miglioramento della domenica rispetto al sabato: “Questo podio ha sicuramente valore per il morale, sia per me che per tutto il team. Sono tre week-end che lavoriamo, facciamo il massimo e per un motivo o per l’altro non riusciamo a concludere. Anche nella Sprint Race, nonostante avessi fatto bene nelle altre sessioni, avevo faticato ancora una volta. La gomma davanti non funzionava per niente, ma in gara mi sono subito sentito meglio sin dalla partenza, le cose sono andate bene“.

Bagnaia ha poi citato una modifica alla sua Ducati che sembra averlo aiutato: “Devo dire che la modifica che abbiamo provato nel warm-up ai freni mi ha sicuramente aiutato. Si tratta di una piccola cosa, mi ha dato più fiducia nella parte della frenata e questo mi ha consentito di essere più competitivo. Si tratta di un cambio tecnico, dai freni 340 fasciati sono passato ai 355, che sono i dischi più grandi. Mi hanno permesso di gestire appena sento un bloccaggio, e gestivo meglio le fasi di ingresso in curva. Non sono ancora al 100% perché in certe curve non mi fido del davanti, ma la direzione è giusta“.