Che fine fanno le batterie delle auto elettriche? Lo scopriamo in una analisi del loro percorso di vita. Ecco come funziona lo smaltimento.
Le auto elettriche sono descritte dalle lobby green come la soluzione definitiva ai problemi di inquinamento. Siamo sicuri che le condizioni di Co2 miglioreranno se nello studio si considera anche lo smaltimento delle batterie? Dopo aver terminato il loro ciclo vitale le batterie delle EV non vengono portate in normali discariche e ora vi spieghiamo le ragioni.

Rispetto ad altre batterie usate dall’industria, quelle delle auto a ioni di litio sono destinate a durare molto tempo. Possono andare anche oltre la vita media di una vettura se vengono ben gestite perfettamente dai proprietari. Negli Stati Uniti tutte le batterie dei veicoli alla spina devono essere coperte da garanzia per almeno 8 anni o 160.000 chilometri e, dati i costi, i produttori non possono subire un numero significativo di guasti durante il periodo di garanzia. Quindi le batterie sono nate per essere longeve e, almeno in teoria, per garantire un vantaggio notevole per i consumatori. Sono create per non rappresentare un patema nemmeno nella fase finale di vita.
I materiali preziosi delle batterie
Per rispetto dell’ambiente, ma soprattutto per la qualità dei materiali delle moderne batterie delle costose auto elettriche non terminano in una discarica. Possono essere recuperate, in termini di capacità, per il 70%. Quindi la batteria rimane utilizzabile per altri scopi. Ad esempio nell’aeroporto di Fiumicino, come riportato su Insideevs.it, le batterie di second-life di Stellantis, Mercedes e Nissan sono sfruttate per il più grande sistema di storage energetico italiano.

Il magazine CleanTechnica ha riportato l’esperienza dell’ingegnere australiano Francisco Shi, che ha iniziato a recuperare batterie di auto elettriche da rottamatori per collegarle a una vecchia connessione alla rete in un edificio industriale abbandonato. L’ingegnere ha potuto ricaricare le batterie con il sole abbassando i costi dell’elettricità, per poi rivendere l’energia nelle ore di picco. I materiali interni alle batterie delle EV quindi possono essere riciclati. Molte realtà potrebbero studiare dei metodi alternativi per un riciclo sostenibile in futuro. L’esperimento di Shi è solo il primo passo per un futuro migliore per il comparto elettrico.