Clamoroso scontro tra due piloti di MotoGP dopo una gara. Sono volate parole grosse e si sono superati i limiti. Chieste penalizzazioni. Ecco cosa è successo
C’è stato un grave incidente pochi giorni fa in MotoGP, che ha lasciato molti strascichi di polemiche. Stiamo parlando di quanto successo nella Sprint Race del GP di Aragon, con due piloti che sono arrivati allo scontro. Sono volate parole pesanti e accuse importanti, scatenando dibattito sulla sicurezza e su quanto, a volte, non si applichino penalità dove necessario. Un modo per richiedere, velatamente, la penalità per l’avversario.

Stiamo parlando di quanto successo all’inizio del secondo giro, tra Joan Mir, della Honda HRC, e Jack Miller, della Pramac Yamaha, che stavano lottavano per il decimo posto. A un certo punto l’australiano ha colpito la Honda di Mir in curva 12, con lo spagnolo che è finito a terra e ha dovuto ritirarsi. I commissari di gara hanno effettivamente inflitto a Miller una long-lap penalty, ma molti la giudicano una sanzione troppo lieve. Secondo molti, Mir non è stato tutelato, cosa che accade spesso.
Secondo quanto ha detto Mir, correre a medio gruppo comporta rischi maggiori, perché i piloti “vogliono vincere la gara al primo giro” e quindi tentano giocate più difficili. Secondo lui, incidenti come questo non possono essere trattati con così tanta leggerezza. Insomma, sembra che le Sprint Race vengano considerate troppo pericolose, soprattutto se non si adottano provvedimenti importanti in caso di errori.
MotoGP, le possibili modifiche al regolamento
Joan Mir è stato molto duro nei confronti di Miller, accusandolo pesantemente. Ecco le sue parole: “La conseguenza delle sue azioni è stata il mio DNF… Era completamente fuori controllo, ci siamo toccati, e io sono andato dritto: ho dovuto frenare nella ghiaia e sono caduto”. Sulla sanzione, poi: “Ha distrutto la mia gara e ha ricevuto solo una penalizzazione leggera. Per me non basta per questo tipo di azioni”. Stesso pensiero di Alberto Puig, della Honda, che condivide la frustrazione, così come molti piloti.

Miller ha ammesso senza problemi la propria responsabilità, ma dando la propria versione: ha spiegato che ha sottovalutato lo scivolamento in uscita curva, causando involontariamente il contatto. Ha ovviamente accettato la sanzione, definendola però adeguata. Perché, secondo lui, essendo la prima infrazione stagionale e un tentativo legittimo di sorpasso, non bisognava andarci pesante.
Attenzione però adesso a ciò che accadrà a livello regolamentare: questo incidente potrebbe causare delle conseguenze. Non sono da escludere cambiamenti. Secondo alcuni, le penalità potrebbero diventare più severe. Si potrebbero applicare punizioni proporzionali alle conseguenze (per esempio sospensione o penalità in griglia per chi provoca cadute come questa) per migliorare ulteriormente la sicurezza. Forse ne pagherà le conseguenze lo spettacolo.