Nuove regole già in vigore per quanto riguarda gli Autovelox e le multe prese con loro. Ecco cosa cambia e come fare in caso di infrazione
Il nuovo decreto autovelox 2025 è entrato in vigore il 12 giugno, dopo che era stato firmato a maggio di un anno fa e il Ministero delle Infrastrutture lo aveva voluto fortemente. Il provvedimento vuole porre fine all’anarchia e, soprattutto, alle polemiche per gli Autovelox in Italia, anche se ancora resta in ballo la questione dell’omologazione e approvazione dei dispositivi.
Ci saranno poi ulteriori chiarimenti. Intanto, però, il decreto stabilisce una serie di nuove regole per l’installazione e soprattutto per la gestione degli Autovelox, con particolare attenzione alla sicurezza e alla trasparenza.
Una delle principali novità riguarda i criteri per l’installazione, come accennato in precedenza. Nello specifico, i dispositivi potranno essere posizionati solo in tre casi:
1) In tratti di strada dove, nei cinque anni precedenti, ci siano stati molti incidenti stradali.
2) Dove la velocità media dei veicoli supera sensibilmente i limiti previsti.
3) Se non è oggettivamente possibile effettuare la contestazione immediata dell’infrazione, con documentazione che lo dimostri.
Un altro elemento chiarito dal Decreto è la distanza minima che ci deve essere tra cartelli e dispositivi. Per quanto riguarda i centri abitati e le strade urbane di scorrimento: ci deve essere il cartello di avviso almeno 200 metri prima del dispositivo; su altri tipi di strada urbana la distanza si riduce a 75 metri e infine tra due Autovelox devono esserci almeno 500 metri, che salgono a 1 km sulle strade a scorrimento veloce.
Al di fuori dei centri urbani, il dispositivo deve essere ben visibile e preceduto da un cartello posto almeno 1 km prima, sempre. Tra due postazioni di controllo, la distanza minima è: di 3 km sulle strade principali; di 1 km su quelle locali e ben 4 km in autostrada infine.
Un altro punto chiave del decreto è che i Comuni non potranno più installare autovelox in autonomia: d’ora in poi, sarà necessario avere un accordo con le amministrazioni locali, con le Prefetture in particolare. Inoltre, la gestione degli Autovelox sarà riservata esclusivamente alle forze di polizia, senza possibilità di affidamenti a società esterne. Nel caso in cui non vengano rispettate tutte queste regole, la mula non sarà valida e si potrà contestare.
Si tratta certamente di un passo avanti importante verso una gestione più trasparente e che tuteli i cittadini. L’obiettivo dichiarato è di ridurre gli incidenti, ma anche evitare abusi e garantire che siano strumenti chiari e che non servano solo a finanziare le casse delle amministrazioni.
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