Sulla questione avvenuta a Mugello che ha visto una parte dei sostenitori Ducati fischiare il leader della classifica, Marc Marquez, è intervenuto l’AD della Ducati, Claudio Domenicali.
E’ spiacevole che un episodio così incivile sia avvenuto proprio nella cornice del Mugello. Una frangia di ultras della Ducati ha preso di mira Marc Marquez, già nella giornata di sabato. Lo spagnolo si era imposto nella SR, ma dalle tribune sono arrivati dei fischi all’indirizzo del trentaduenne. L’alfiere di punta del team factory della Casa di Borgo Panigale non si è scomposto e, il giorno dopo, ha vinto anche il Gran Premio d’Italia.

I fan di Valentino Rossi hanno cominciato a seguire e sostenere Bagnaia, erede designato del Dottore. Il pilota torinese, numero 1 per trionfi dell’Academy del Dottore, ha concluso il GP d’Italia al quarto posto, alle spalle di entrambi i fratelli Marquez, ma anche di Fabio Di Giannantonio. Una performance che ha palesato tutte le sue difficoltà in sella alla Desmosedici GP25.
La reazione di Claudio Domenicali ai fischi
Marc Marquez al Mugello ha dimostrato di essere il migliore, non facendosi suggestionare dal tifo contrario. I fan della Ducati, arrivati a sostegno di Bagnaia, avrebbero anche potuto ignorarlo. Sulle colonne di MARCA, vengono riprese le parole dell’AD della Ducati, Claudio Domenicali, che sulla questione, ha sancito: “Gli atleti, gli sportivi, non dovrebbero mai essere fischiati. E’ una cosa che non ci piace, ma, si sa come sono i tifosi. A volte fanno cose che non sono giuste dal punto di vista sportivo“.

Claudio Domenicali ha aggiunto: “Marc sta facendo quello che ci aspettavamo da lui quando abbiamo fatto quella scelta, quindi siamo molto contenti. Diciamo che in un team come Ducati Lenovo, si vorrebbe sempre che entrambi i piloti fossero contenti e stiamo cercando di trovare il modo di aiutare Pecco“. Anche lo stesso Marquez ha parlato dell’atteggiamento di quella frangia di tifosi.
“Se sei un appassionato di moto, puoi sostenere il tuo pilota, puoi cantare il nome di Pecco tutto il tempo, e questo è positivo, mi piace. Ma le persone che fischiano me, o Alex perché il suo cognome è Marquez, o la bandiera spagnola perché sono spagnolo, non sono veri tifosi della MotoGP“, ha assicurato l’otto volte iridato ai microfoni di Motorsport.com.