Pedro Acosta è consapevole della superiorità tecnica di cui può disporre la Ducati, e crede che con una moto all’altezza, potrebbe dar battaglia a Marc Marquez. Messaggio chiaro alla KTM.
La MotoGP si avvia verso il Gran Premio di Germania, uno degli appuntamenti più attesi da Marc Marquez, vincitore di ben 11 edizioni della tappa del Sachsenring. Il nativo di Cervera può finire di “uccidere” questo campionato, che lo vede in vantaggio di 68 punti sul fratello Alex e di 126 lunghezze su Pecco Bagnaia. La Ducati ha nuovamente dettato legge in questa prima parte di stagione, lasciando le briciole ai rivali. Un gran peccato per un talento del calibro di Pedro Acosta, che per via delle difficoltà della KTM, non riesce ad esprimere il proprio talento.

La casa di Mattighofen, investita da una crisi di cui tutti noi siamo ormai ben al corrente, ha sicuramente dovuto ridurre gli investimenti in MotoGP, ed i risultati stanno infatti mancando. Acosta ha un contratto ma sa che la superiorità della Ducati è ancora troppo marcata, ed in queste condizioni, è difficile pensare di poterla sfidare, soprattutto con un Marquez in questo stato di forma. Inoltre, lo spagnolo ha analizzato anche ciò che sta accadendo con Jorge Martin con l’Aprilia.
Acosta, la Ducati è l’unica moto adatta per battere Marquez
Pedro Acosta vuole continuare in KTM, ma sa che la Ducati è nettamente il marchio più competitivo: “Sono impegnato con la KTM, con loro ho un contratto e voglio fare delle buone cose. Dobbiamo continuare con il nostro piano, ma devo avere una moto migliore ed iniziare a far bene quest’anno per poi andare forte in futuro. Per cercare di battere Marquez, purtroppo, l’unica moto forte abbastanza è proprio una Ducati, proprio quella che guida Marc. Credo sia chiaro che ci sono quattro marchi vicini tra di loro, ma poi ce n’è uno che è molto più avanti“.

Acosta è stato poi interpellato sulla situazione venutasi a creare tra Jorge Martin e l’Aprilia, che potrebbe del tutto scombinare i piani delle varie squadre: “Credo che se Martin si dovesse muovere, ci saranno dei cambiamenti. E se gli altri possono cogliere un’opportunità migliore, ci proveranno. Non credo che ci siano delle grosse rivoluzioni, ma qualche movimento me lo aspetto. Dobbiamo però metterci anche nella condizione di Jorge, che ha avuto dei brutti infortuni ed ha vissuto un momento difficile“.