Matteo Salvini non ha mai visto di buon occhio le politiche europee sulle auto elettriche, e continua a sostenere un futuro contraddistinto dai motori termici. Ecco la soluzione per un futuro sostenibile anche sul fronte economico.
Le auto elettriche sono state designate dall’Europa come i mezzi del futuro, quelli che, per forza di cose, dovranno dominare la scena negli anni a venire. In base al Green Deal, solo i veicoli ad emissioni zero potranno essere venduti dal 2035 in avanti in territorio europeo, e sarà possibile acquistare veicoli dotati di motori termici sino al 31 di dicembre del 2034, per poi poterli portare sino al termine del loro ciclo vita.

In tal senso, l’Europa si immagina un futuro dominato dall’elettrico, in cui i motori a combustione interna spariranno del tutto, ma è difficile credere che tutto ciò possa essere possibile. Le vendite delle BEV non sono soddisfacenti e molti costruttori stanno tornando indietro, puntando, in alternativa, sulle ibride. Nel frattempo, Matteo Salvini ha ribadito la sua posizione di ferma opposizione al Green Deal, affermando che è già disponibile una tecnologia in grado di garantire un automotive più pulito e sostenibile, pur non rinunciando al motore termico.
Salvini, stangata al Green Deal e sì ai biocarburanti
Matteo Salvini ha parlato di auto elettrica, carburanti alternativi e nuove tecnologie durante il suo viaggio in Giappone come Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, incontrando i vertici di colossi nipponici come la Toyota e la Honda. Ancora una volta, il leader della Lega ha rubato l’opposizione della Lega al Green Deal europeo, puntando sui biocarburanti, giudicando i piani europei troppo sbilanciati in favore dell’elettrico, a discapito dei motori termici e della diversità tecnologica. Il Governo italiano punta su una transizione ecologica che sia sostenibile anche sul fronte economico, che possa così tutelare l’intera filiera industriale.

Come anticipato, per Salvini la miglior soluzione in tal senso è rappresentata dai biocarburanti, visto che il piano che guarda al solo elettrico non terrebbe conto delle conseguenze economiche ai danni delle case costruttrici e dei lavoratori. Il leader della Lega e Vicepremier si è scagliato contro l’approccio della Commissione Europea, che, a suo dire, starebbe imponendo, per la prima volta, una scelta commerciale ai cittadini, che non hanno dato il loro consenso a questo passaggio all’elettrico. I biocarburanti sono la soluzione concerta e più sostenibile, riuscendo ad abbattere le emissioni pur garantendo un futuro ai motori a combustione interna, i preferiti dalla clientela.