Marc Marquez si è imposto anche in quel di Brno, scrivendo un altro pezzo di storia per la sua carriera e la Ducati. Ora c’è nel mirino un obiettivo che sembra essere diventato irraggiungibile.
La MotoGP sembra aver fatto un passo indietro di sei anni, tornando a quando un più giovane ed integro fisicamente Marc Marquez passeggiava senza problemi in sella ad una Honda che solo lui riusciva a guidare. Ora il #93 regna incontrastato in sella alla Ducati Desmosedici GP25, una moto con cui ha creato un feeling impressionante, facendo una differenza che raramente avevamo visto in passato. Il dominio di Marc rende bene l’idea del bluff che è stata la top class nel corso degli ultimi anni.
Tutti i vari campioni del mondo sono diventati tali per via dell’assenza di Marquez, o comunque della sua impossibilità a competere per il vertice per via degli infortuni e della situazione di inferiorità tecnica in cui si trovava. Una volta ritrovato il mezzo giusto, lo spagnolo è tornato ad umiliare l’intera griglia, a cominciare da un Pecco Bagnaia che è staccato di 168 punti a parità di moto a metà stagione. E l’unico obiettivo del #93, a questo punto, può diventare la distruzione di diversi record, che sono già finiti nel suo mirino.
Marquez, Giacomo Agostini crede che batterà il suo record
Con il successo del Sachsenring, Marc Marquez aveva scavalcato Giacomo Agostini in termini di vittorie in top class, ed a Brno ha toccato quota 70, contro le 68 della leggenda italiana e le 89 di Valentino Rossi, che è ancora il punto di riferimento. In un’intervista rilasciata in questi giorni a “La Gazzetta dello Sport“, lo stesso Agostini ha detto che il nativo di Cervera, pur riconoscendo che sarà molto difficile, potrebbe provare a superarlo nel computo dei titoli iridati.
Agostini, ancora una volta, non ha nascosto la propria ammirazione per ciò che Marquez sta facendo, ricordando anche gli anni difficili che ha trascorso dopo gli infortuni: “Marc ha superato il numero delle mie vittorie in top class? Quello è capace anche di battere il mio record di 15 titoli mondiali. Credo che sarà dura scherzi a parte, ma lui è un grandissimo e si merita tutto. Bisogna inchinarsi di fronte ad uno così e non fischiarlo. Lui ha attraversato momenti difficili e non era facile uscirne. Pur di ricominciare a vincere ha rinunciato ai soldi della Honda, per andare, inoltre, in un team privato“.