Marc Marquez è ad un passo dalla vittoria del suo nono titolo mondiale, ed alla vigilia del decisivo Gran Premio del Giappone, è tornato sul momento in cui ha dato una svolta alla sua carriera.
Sino a poco più di un anno e mezzo fa, la carriera di Marc Marquez in MotoGP appariva seriamente compromessa, a causa dei tanti infortuni in cui era incappato tra il 2020 ed il 2022, con l’aggiunta della diplopia e del crollo tecnico della Honda che fece il resto. Il nativo di Cervera è stato a secco di vittorie per ben tre anni, prima di imporsi nel 2024 ad Aragon in sella alla Ducati del Gresini Racing, quando aveva già da tempo conquistato il posto nel team ufficiale della casa di Borgo Panigale.

L’approdo al team di Nadia Padovani ha avuto un’importanza capitale ed ha guidato lo spagnolo ad una svolta positiva, un trampolino di lancio verso un 2025 trionfale in sella alla moto ufficiale. Marquez potrà mettere le mani sul nono titolo iridato domenica a Motegi, dopo un campionato nel quale non ha oggettivamente avuto rivali. Il campione spagnolo non può che guardare con orgoglio al passato, quando, nei momenti più difficili, ha operato delle scelte azzeccate e lucide, anche sacrificando importanti vagonate di milioni di euro. Ecco cosa ha rivelato il #93 a pochi giorni dal Giappone.
Marquez, con Gresini Racing ha corso del tutto gratis
In un’intervista rilasciata ai canali ufficiali della MotoGP alla vigilia di Motegi, Marc Marquez ha fatto una rivelazione che ha confermato ciò che si vociferava già lo scorso anno: “Se un anno fa non fossi riuscito ad essere competitivo con la Ducati Gresini, sono certo del fatto che la mia carriera sarebbe finita. Lasciare la Honda e correre gratis per una squadra molto forte come quella di Gresini e dimostrare a me stesso di essere ancora veloce è stata una grande sfida, nella quale ho rischiato davvero tanto“.

Per Marquez, ancora una volta, è valso il teorema del “o la va o la spacca“, ed il nativo di Cervera ha avuto ragione: “Se uno non ci prova, perde già in partenza, perché non potrà mai sapere come sarebbe andata. Nel momento in cui mi ritiro, saprò di averci provato, in ogni situazione. Alex? A volte quest’anno a colazione abbiamo scherzato chiedendoci perché Alex mi abbia dato il consiglio di accettare la Ducati. Se lui non lo avesse fatto, adesso sarebbe leader del campionato“.