Fiat Panda, perché il prossimo modello è a rischio | In casa Stellantis sono preoccupati…

La Fiat Panda è il modello di punta della casa di Torino, ma ora ci sono dei seri problemi in vista. Ecco cosa può accadere.

Il marchio Fiat è impegnato in una fase di grandi cambiamenti, che porteranno ad un importante rinnovo della gamma. Il 2023 è stato all’anno della 600 e della minicar Topolino, due vetture che, tra di loro, non sarebbero essere più diverse tra di loro. In comune hanno il fatto di essere elettriche, anche se il SUV di Segmento B è poi diventato anche ibrido, con la versione spinta da un motore a benzina e da un sistema elettrificato.

Fiat Panda l'allarme di Stellantis
Fiat Panda rischia grosso – Bicizen.it

La casa di Torino, inoltre, sta lavorando sull’ultimazione della Panda di nuova generazione, che farà il proprio esordio l’11 di luglio del 2024. La sua lunghezza aumenterà a 4 metri e sarà anche lei un SUV di Segmento B, una vettura del tutto differente rispetto a quella odierna, in tutto e per tutto. Come con la 600, la presentazione vedrà protagonista la versione elettrica, e poi ne arriverà anche una ibrida.

L’obiettivo della Fiat è quello di venderla a meno di 25.000 euro, il che sarebbe un buon risultato per quelli che sono i prezzi delle auto elettriche al giorno d’oggi, ma che comunque vale a dire un aumento di circa 10 mila euro rispetto alla Panda di oggi. Nel frattempo, è arrivato un annuncio che non può far star tranquilli gli amanti della citycar, un vero e proprio monito per il futuro delle nostre auto.

Fiat, l’annuncio sulla Panda che fa paura

Uno degli elementi che più di tutti preoccupano il mondo delle quattro ruote è la normativa Euro 7, che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2025. Anche il futuro della Fiat Panda potrebbe essere messo a rischio da questa novità, come ha affermato anche il CEO di Stellantis, ovvero Carlos Tavares, che deve gestire una situazione non proprio facile.

Panda futuro a rischio
Panda in mostra (Fiat) – Bicizen.it

Le sue parole sono un monito: “La Panda fa parte della storia dell’Italia, ma se si continuano a sostenere dei regolamenti che portano ad un aumento dei costi, si porterà all’uccisione totale della Panda, e questo non deve essere nell’interesse dell’Italia. L’obiettivo è raggiungibile, noi ci stiamo impegnando molto in questo periodo“.

Tavares ha poi chiesto un aiuto importante da parte del governo italiano: “Tuttavia, lo stato italiano deve impegnarsi a garantire l’accessibilità alle auto e a non sostenere dei regolamenti come l’Euro 7. Se si restringono le possibilità di uso delle auto e la loro accessibilità, non possiamo sostenere l’obiettivo del milione di veicoli prodotti. Se non si proteggono dei prodotti iconici come la Panda non si può chiedere di produrre un milione di auto“.

La Fiat dovrà dunque prendere decisioni importanti, ma va sottolineato che questo discorso è valido per la Panda attualmente in circolazione, non per quella che debutterà nel 2024. Infatti, la produzione della citycar è stata garantita sino al 2026, ma in seguito, si dovranno valutare quelle che saranno le decisioni del governo e dell’Europa. Di certo, per la Panda che tutti noi conosciamo non tira una bella aria.

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