Auto nere vietate, se ne hai una rischi di doverla vendere: multe salatissime

Hai la macchina nera? Potresti essere costretto a venderla. Si possono correre dei rischi molto concreti con delle multe davvero salatissime.

Sembra una cosa incredibile eppure è tutto vero. Andiamo ad approfondire un discorso che ha creato una valanga di polemiche.

Divieto auto nere
Le auto nere sono vietate (Bicizen.it)

Le macchine nere una volta avevano diversi significati. Per esempio erano legate al lutto e con questo colore si distinguevano i carri funebri. Erano anche le auto dei Carabinieri in borghese che sceglievano una linea neutra e molto seriosa spesso accompagnate dal marchio italiano Alfa Romeo. Hanno rappresentato tanto e sono diventate sinonimo di stile le autovetture di questo colore.

Oggi però sembra che quel periodo sia terminato e addirittura che possano sparire dal mercato per una legge ai limiti della follia. Andiamo però ad analizzarla da vicino anche per fornirvi alcune indicazioni utili per evitare di dover poi sostenere una sanzione economica davvero importante. Si tratta di uno spunto molto interessante che invita a riflettere e non poco.

Auto nere vietate, tutto quello che c’è da dire

La regola che andiamo ad analizzare sono sicuramente molto severe e lasciano tutti senza parole. In molti si potrebbero trovare in grande difficoltà se possessori appunto di un’auto nera a cui viene vietato di poter liberamente circolare.

A Denver, nel Colorado negli Stati Uniti, è vietato utilizzare le auto nere di domenica, anche se prese a noleggio. Una legge che presto potrebbe essere estesa in altri posti e magari arrivare anche in Italia e figuratevi quanti saranno pronti a polemizzare. Ma qual è il motivo di questa scelta? Diventa interessante approfondire un argomento che a leggerlo così sembra essere davvero un’assurdità.

Auto nere e la curiosità
Auto nere cosa è successo? (Bicizen.it)

Si tratta di una legge molto vecchia, che ha radici lontanissime, e che spesso non viene rettificata da parte delle forze dell’ordine. A dire il vero però non se ne conoscono bene le motivazioni e non sappiamo se siano legate al razzismo o ai lutti, anche se in entrambi i casi sembra davvero molto difficile trovare una motivazione plausibile.

Chissà quando la legislazione deciderà di cancellare questa legge obsoleta e difficile da comprendere che danneggia inevitabilmente molte persone. E speriamo che non accadrà di vederla traslare in altri paesi perché si raggiungerebbero davvero i limiti dell’assurdo. A questo punto possiamo approfittare per sottolineare che il tanto caro buon senso, che citiamo spesso, in questo caso non è stato rispettato minimamente e anzi ci ha portato ad avere numerose complicazioni.

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