La Formula 1 lo ha visto andar via troppo presto e la notizia di un suo ritorno alle corse è stata accolta da tutti con un grande entusiasmo
Attualmente nel Motorsport la carriera dei piloti si è allungata sensibilmente. Si inizia presto e si finisce oltre i 40 anni. Rimanendo alla Formula 1 basta vedere l’esempio di Alonso ed Hamilton, così come Raikkonen fino a poco tempo fa. Ecco quindi che il ritorno di un campione 37enne non può che essere nell’ordine naturale delle cose.
Nel momento dell’annuncio del ritiro dalla Formula 1 in molti sono rimasti sorpresi. Sebastian Vettel ha lasciato il Circus troppo presto, almeno secondo l’opinione di molti, visto che nel 2022 aveva “solo” 35 anni. In un mondo sempre più longevo uno come lui avrebbe potuto dare ancora molto. L’Aston Martin con cui ha corso non era di certo la vettura che ha attualmente a disposizione Fernando Alonso e questo può aver inciso nella scelta.
In questi due anni in molti si sono pronunciati su un possibile ritorno alle gare del quattro volte iridato. Addirittura in queste ultime settimane il suo nome era stato accostato nuovamente alla Red Bull, ipotizzando una partenza di Max Verstappen in direzione Mercedes. I rumors sono rimasti tali e non ci sono stati, almeno per il momento, degli sviluppo significativi. Dal canto suo, però, il tedesco ha deciso di rimettersi in gioco, ma non nell’ambito che tutti si aspettavano.
Sebastian Vettel torna in azione: programmato un test molto importante con Porsche
La notizia del ritorno in pista di Sebastian Vettel ora è ufficiale e avverrà in un test in Spagna, ad Aragon, con la Porsche 963 Hypercar del team factory, il Porsche Penske Motorsport.
L’account ufficiale del WEC ha dato comunicazione dell’accordo trovato tra le parti e ha scatenato una grande attesa per rivedere Seb all’opera. Questo test (in programma la prossima settimana) sarà tra l’altro molto importante perché servirà come preparazione alla prossima 24 Ore di Le Mans di giugno. Questo non significa che Vettel sarà al via delle più famosa gara di Endurance del mondo, visto che come specificato nel comunicato: “Non ci sono ulteriori piani per il futuro”.
Di certo un test di questa importanza può aprire altri scenari ad oggi inattesi. Nel frattempo l’ex pilota della Ferrari si è preparato nel dettaglio per l’appuntamento, prima guidando al simulatore e poi, lo scorso 21 marzo scendendo in pista al Centro di Ricerca e Sviluppo Porsche di Weissach.