Risolto il mistero sulle auto elettriche, ogni italiano ne avrà una

Da ormai parecchio tempo a questa parte in tutta Europa, Italia compresa, è in atto una vera e propria transizione ecologica per quanto concerne le auto elettriche, con unico obiettivo: andare verso un futuro sempre più sostenibile e, soprattutto, privo di emissioni.

Al momento, come del resto è anche normale che sia, è una situazione ancora molto lontana dall’essere raggiunta, complici i costi davvero elevatissimi che tutti, soprattutto i consumatori finali, i privati cittadini, dovrebbero sostenere.

auto elettrica
Ricarica auto elettrica (Bicizen.it)

Il Governo, però, grazie ai fondi derivanti dal Pnrr, ha stanziato parecchi milioni per cercare di dare una vera e propria accelerazione in questo senso, facilitando la transizione verso questo tipo di auto full electric. I

n tal senso, il Belpaese fin dalla prima ora si è posto come uno dei principali attori in ambito europeo per cercare di raggiungere quella che tutti chiamano ‘mobilità sostenibile’, senza tuttavia rinunciare all’agio di potersi spostare, anche solo per andare a lavoro, per diversi chilometri.

Decisione del Governo

In tal senso, quindi, il Governo ha un grande obiettivo che ben presto potrebbe diventare realtà: ecco di che cosa si tratta.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, infatti, ha da poco annunciato di aver stanziato ulteriori fondi per installare lungo tutto lo stivale delle colonnine di ricarica che potranno essere sfruttare dei veicoli elettrici: nella fattispecie questo fondo dovrebbe contare su circa 360 milioni euro per queste installazioni in zone extraurbane, mentre altri circa 280 milioni in aree cittadine.

Ricarica auto elettrica
Auto elettrica come fare (Bicizen.it)

In totale, quindi, dovremmo avere oltre 11.000 punti di ricarica che potranno essere molto utili per tutti coloro che hanno acquistato un’auto elettrica e che, soprattutto nelle zone di provincia, corrono il rischio di rimanere a secco in quanto le stazioni di ricarica sono relativamente poche e limitate.

Insomma, un passo in avanti notevole, non c’è che dire, soprattutto perché gli obiettivi sono lontani nel tempo, ma non troppo: entro il 31 dicembre 2024, infatti, tutto dovrebbe essere concluso. Staremo a vedere che cosa accadrà nei prossimi anni ma questa, in termini di transizione ecologica, potrebbe essere la svolta che stavamo aspettando da anni.

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