Per la ricarica elettrica delle proprie vetture presto non saranno più necessarie le costose colonnine: arriva il metodo innovativo.
A inibire l’acquisto di vetture elettriche nel mercato generale sono ad oggi due problematiche diverse: da un lato la limitata autonomia della batteria, sebbene su questo aspetto si stiano compiendo dei giganti passi in avanti, e dall’altro i costi di ricarica nonché i tempi d’attesa presso una colonnina. In Italia anche a causa della carenza di punti a disposizione e per il prezzo da pagare si desiste in molti casi dall’opzione green per la mobilità.
Tuttavia, è arrivata una soluzione che consentirà di risparmiare molto in termini economici e di non dover raggiungere più i distributori sparsi sul territorio, bensì di avere tutto a disposizione e a un prezzo più adeguato. Infatti, l’introduzione della wallbox sta divenendo una realtà, che sta conoscendo sempre maggiore diffusione e che offre più soluzioni a seconda delle esigenze.
Si tratta del sistema che consente la ricarica domestica dei veicoli elettrici. Una stazione di proprietà dalle dimensioni contenute, la quale si monta su parete. Il dispositivo che è adatto sia agli spazi chiusi che aperti, a seconda dell’esigenze per esempio di averlo a disposizione nel proprio box oppure nel garage condominiale. A tale proposito Modus-E e Anaci hanno presentato una guida per l’installazione con annesse novità sui metodi ti utilizzo.
Addio colonnine elettriche: la soluzione di Motus-E con Anaci
Le due aziende hanno redatto la ‘Guida alle ricariche condominiali e privati’, attraverso la quale si facilitano le spiegazioni e le regole per le wallbox e anche per le colonnine di ricarica. Sia nelle abitazioni private che nei condomini. Perciò la decisione di Motus-E, che vede riuniti i principali attori del settore della mobilità elettrica in Italia, di dialogare con Anaci, ovvero l’Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari. In occasione degli Electric Days 2024 è stata lanciato questo vademecum.
Tenendo presenti le normative vigenti, sono state affrontate nel testo varie questioni tecniche circa l’installazione dei sistemi di ricarica. Inoltre, è stata difesa la necessità di rendere più alla portata gli incentivi che riguardano le infrastrutture di ricarica privata. Ad esempio, Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, ha sottolineato i benefici economici della ricarica domestica. Non soltanto perché si tratta di una spesa ridimensionata, ma anche perché il dispositivo si può integrare con sistemi di energia rinnovabile. Invece, Francesco Burrelli, presidente di Anaci, si è soffermato sulla diminuzione delle emissioni dannose e il miglioramento della qualità della vita del cittadino. La sostenibilità è già il presente e bisogna perciò impegnarsi.