Da diversi anni le istituzioni internazionali stanno spingendo sempre di più le grandi aziende delle quattro ruote a far sì che la produzione automobilistica possa essere quanto più attenta al mondo dell’elettrico. Non è sicuramente un qualcosa di semplice, considerando infatti come i clienti in questo momento non sono per nulla convinti di lasciare il termico, soprattutto per le prestazioni legate all’autonomia.
Quello che però spinge le istituzioni a puntare quanto più possibile sull’elettrico è però dettato al discorso dell’inquinamento, con queste vetture che dovrebbero contribuire ad abbattere sensibilmente le emissioni di CO2. Anche questo aspetto però è stato sempre di più messo in discussione, con anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che ha rilasciato delle incredibili dichiarazioni.
Non si tratta di un vero e proprio attacco all’elettrico, considerando infatti come si sia dimostrato aperto a un lavoro e una collaborazione con Elon Musk e un possibile approdo di una gigafactory della Tesla. Il problema dunque sarebbe legato solo alle vetture cinesi, con queste che sono considerate poco prestazionali e allo stesso tempo anche non ecologiche.
La battaglia contro l’elettrico in realtà non si tratta solo di una questione legata alle necessità attuali delle grandi aziende automobilistiche, ma si tratta anche di una questione puramente politica a livello internazionale. La Cina ha tratto enormi benefici dal passaggio in modo sempre più massivo alla produzione di auto elettriche, con Matteo Salvini che di recente ha preso una dura posizione contro questi veicoli di derivazione asiatica.
Secondo il leader della Lega, queste automobili non solo non garantiscono un ragionevole rapporto tra qualità e prezzo, ma il vero problema è dettato dal fatto che non sono nemmeno delle vetture considerabili ecologiche come molti vorrebbero far credere. “Mettere al bando le auto a benzina e a gasolio non ha nulla di ecologico. Si tratta solo di un suicidio da un punto di vista commerciale e un enorme regalo alla Cina. I costi e le emissioni sono più alte rispetto a una Euro6 prodotta in Italia”. Con queste parole si è espresso Matteo Salvini tramite il proprio profilo ufficiale di Facebook.
Un vero e proprio attacco contro il mercato automobilistico cinese, con questo che rischia però di trasformarsi in un boomerang. La Dongfeng infatti vuole progettare auto in Italia e con queste dichiarazioni potrebbe limitare i contatti.
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