Il 2025 si avvicina e presto chiunque potrà avere una quattro ruote a prezzo stracciato grazie al bonus auto concesso dallo Stato.
Sono diverse le cose che bollono in pentola da parte del Governo Meloni, per ottenere dei risultati che saranno sicuramente importanti.
Il prossimo 31 dicembre verrà approvata dal Governo la Legge di Bilancio 2025, ma molti dei punti sono già stati messi a punto. Arriveranno sicuramente ulteriori novità nel corso delle settimane, ma siamo ormai consapevoli che la strada in questo senso è tracciata. Diventa dunque interessante andare ad analizzare più da vicino alcuni particolari legati proprio al mondo delle quattro ruote.
Ora però passiamo ai fatti e cerchiamo di capire cosa fare sotto diversi punti di vista. Che si tratti di ecoincentivi per macchine ibride o completamente elettriche o che si tratti di altri tipi di agevolazioni. Tra queste si deve far riferimento anche a situazioni pratiche come il bollo o la benzina in un 2025 che si spera possa portare verso delle novità interessanti per tutti quelli che hanno un’automobile dopo un 2024 non proprio semplicissimo.
Cosa succederà dunque nel 2025 e come sarà erogato il Bonus Auto? Diventa molto interessante analizzare tutti i parametri da vicino e cercare di capire cosa è necessario fare per riuscire a risparmiare sull’eventuale acquisto di un’auto o su qualche altra cosa in merito.
Il ministro Adolfo Urso ha annunciato la possibilità di mettere a disposizione per il prossimo anno 750 milioni di euro e un miliardo all’anno dal 2026 al 2030. L’obiettivo è quello di agevolare l’acquisto di automobili prodotte nell’Unione Europea e così favorendo la transizione energetica. Si tratta di un obiettivo che prevederà delle agevolazioni già dal prossimo anno.
Un piano che mette nel mirino la transizione a veicoli elettrici per abbattere il problema legato all’inquinamento atmosferico nel nostro paese e in generale in tutto il vecchio continente. Su questo c’è preoccupazione perché si tratta di una situazione da gestire con grande rapidità per evitare ulteriori problemi.
Urso ha specificato: “Per quanto il mercato abbia avuto un impulso positivo dall’introduzione dell’ecobonus non si è verificato quell’incremento atteso di produzione in Italia. Si punterà a introdurre parametri innovativi come per esempio l’impronta ecologica ma anche la cybersecurity e il rispetto dei diritti fondamentali di quella che è la forza lavoro”. E staremo a vedere quali saranno i numeri nello specifico per risolvere queste problematiche.
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