Pecco Bagnaia è uscito con le ossa rotte anche dal Mugello, pista dove aveva dominato negli ultimi anni. Secondo un ex pilota e membro del paddock, c’è solo una cosa da fare per battere Marc Marquez.
Anche al Mugello non c’è stato niente da fare per Pecco Bagnaia, pur gareggiando su una pista in cui aveva dominato negli ultimi tre anni. Il tre volte iridato non è salito nemmeno sul podio, precipitando a -110 da Marc Marquez nel mondiale, un gap che rende bene l’idea di quanto il rider di Chivasso stia soffrendo la concorrenza interna dello spagnolo. La Ducati ha il suo nuovo re, senza il quale, anche quest’anno, il team ufficiale non avrebbe vinto il titolo.

Oltre al distacco da Marc in classifica piloti, che è enorme e non accettabile, c’è anche da far notare che Alex Marquez, sulla Ducati del Gresini Racing, ha accumulato la bellezza di 70 lunghezze di margine su Bagnaia, e Franco Morbidelli non è poi così lontano dal connazionale. A Pecco servirà un miracolo per ravvivare una stagione da incubo, a cominciare da Assen in questo week-end, su un’altra pista in cui ha dettato legge in questi ultimi anni.
Bagnaia, Aspar pensa che dovrebbe dimenticare Marquez
Durante il programma di “DAZN” noto come Decoded, a parlare della situazione in Ducati e di Pecco Bagnaia è intervenuto l’ex pilota Jorge Martinez Aspar, oggi boss del team che porta il suo soprannome: “Penso sia bello avere un compagno di squadra come Marc, se lo prendi con lo spirito giusto. In questo caso, potrebbe trasformarsi in un vantaggio, e credo che Pecco sappia cosa deve fare. Non è uno di quelli che gioca, sa in ogni momento cosa sta facendo. Pecco per me è uno di quei piloti che sogni di avere sempre. Come persona è educato, ascolta tanto ed è responsabile. Lui si costruisce, ha vinto tre titoli eppure è sempre lo stesso, non è cambiato a livello di personalità“.

In merito alla sfida con Marc Marquez, Aspar ha voluto dare un consiglio a Bagnaia: “Deve lottare con sé stesso, e dovrà dimenticare Marc. Se prova a combattere faccia a faccia con lui, sarà molto peggio, perché è difficile farcela“. Il Mugello, in tal senso, ne è stata una prova importante, visto che il nativo di Cervera ha gestito bene le prime fasi, per poi dettare legge sul passo sia al sabato che alla domenica.