Svolta inattesa: l’analisi condanna Tesla, terremoto sul mercato

Per la Tesla è arrivata una notizia terribile, che fa davvero paura in chiave futura. Ecco cosa è emerso dalle statistiche.

Il marchio Tesla è in una fase ricca di alti e bassi, che preoccupa e non poco Elon Musk e tutti gli altri vertici dell’azienda. Dopo un 2022 complicato, la situazione era parecchio migliorata grazie al taglio dei prezzi, con il SUV Model Y che era diventata l’auto più venduta d’Europa. Tuttavia, la situazione è cambiata a partire dal trimestre estivo, quello compreso tra luglio e settembre.

Tesla arriva la condanna
L’analisi su Tesla prova che c’è un problema (Canva) – Bicizen.it

In questa finestra, infatti, le vendite della Tesla si sono appiattite ed hanno iniziato a calare, cosa che non è stata molto gradita dagli investitori. Il problema principale si chiama Cina, paese che sta portando un gran numero di marchi a conquistare il mondo delle emissioni zero. Nelle ultime ore, è arrivata un’analisi molto dettagliata che rischia di affossare del tutto la casa californiana per il futuro.

Tesla, ecco la dura sconfitta che preoccupa

Secondo quanto riportato su “Forbes.it“, per la Tesla è arrivata una dura sconfitta da parte degli analisti. Infatti, gli esperti di Bernstein hanno fotografato quella che è la situazione attuale della compagnia di Elon Musk, che come vi abbiamo riportato poco fa non sta di certo vivendo il periodo migliore della propria storia, con le azioni che hanno perso molto valore.

Tesla Model Y dura batosta
Tesla Model Y, una delle auto più vendute di Musk (ANSA) – Bicizen.it

Ebbene, sembra che al giorno d’oggi convenga investire nel colosso cinese BYD piuttosto che nella Tesla, una durissima sconfitta che brucia a Musk ed ai suoi collaboratori. Si tratta di una prospettiva drammatica, che arriva nonostante un 2023 in cui il prezzo delle azioni è incrementato del 120%. Dunque, al momento è più conveniente puntare del denaro sul colosso cinese, che fa davvero paura, e che giustifica anche gli ultimi dati relativi alle vendite.

In sostanza, la casa ecologica appariva in clamoroso vantaggio sulle rivali in termini di auto elettriche, avendo sempre sviluppato questo tipo di modelli sin dal 2003, senza mai produrne con motore termico. L’obiettivo era quello di instaurare una sorta di monopolio sulle EV, ma pian pianino stanno arrivando anche tutti gli altri rivali. Se il vantaggio sugli altri costruttori americani ed europei è ancora netto, lo stesso non si può dire nei confronti della Cina.

Infatti, al contrario di quanto si possa pensare, oltre ad essere meno costose, le auto cinesi sono anche di pregievole fattura e di alta qualità, cosa che non può non mettere a rischio il primato della Tesla. I grandi gruppi come la BYD, la Geely e tutti gli altri stanno facendo dei passi da gigante, senza dimenticare anche i futuri arrivi.

Anche dei marchi che con le auto non avevano nulla a che fare stanno arrivando nel mondo della mobilità, come la Xiaomi e la Huawey, colossi della tecnologia che hanno capito l’importanza della mobilità sostenibile. Da parte di casa Tesla c’è bisogno di una netta reazione, che non può tardare ad arrivare se c’è la speranza di tornare a dettare legge sul mercato delle quattro ruote.

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