L’Europa non sembra affatto accettare di buon grado quanto sta accadendo nel settore delle automobili elettriche.
La tecnologia elettrica è sempre più importante all’interno del settore dell’automobilismo mondiale. Con il 2035 che si avvicina sempre di più e lo sviluppo delle vetture a zero impatto ambientale che si intensifica ogni giorno che passa, la rilevanza dell’elettrico non fa altro che diventare più grande.
![Automobili elettriche che shock](https://www.bicizen.it/wp-content/uploads/2023/12/Cina-shock-8-12-2023-Bicizen.it_.jpg)
Un futuro, quello dell’auto, che vedrà sicuramente alcuni conflitti economici di non poco conto come quella fra Oriente e Europa, senza ombra di dubbio che sta già prendendo forma. O, per meglio dire, fra Cina e Europa, i principali costruttori di veicoli elettrici.
Da un lato lo Stato orientale di riferimento, che ha investito moltissimi soldi e tempo per raggiungere risultati straordinari lato automotive – basti pensare a BYD che ha recuperato tantissimo terreno rispeto a Tesla ultimamente – dall’altro l’Europa che, forte di cultura, blasone e aziende rinomatissime, vuole essere ancora protagonista negli anni a venire. Fatte queste premesse, l’ultima news ha già il sapore di rivalità di altissimo livello.
L’Europa contro la Cina: colpo di scena tutto elettrico
Era già nell’aria da diverso tempo, va detto, ma possiamo aggiungere che adesso entra davvero nel vivo la rivalità fra Europa e Cina sulle automobili elettriche. Quantomeno la mossa della Commissione Europea, che ha ribadito il suo impegno politico e il suo sostegno strategico per promuovere la produzione di batterie elettriche europee, fa pensare proprio questo. Ma non sono solo parole; la Commissione fornirà finanziamenti fino a 3 miliardi di euro per tre anni ai produttori europei di batterie più sostenibili.
![ue investe 3 miliardi nell'elettrico](https://www.bicizen.it/wp-content/uploads/2023/12/Auto-elettriche-61223-bicizen.it-1.jpg)
Quanto eseguito dovrebbe avere, secondo l’UE, “Degli effetti di ricaduta significativi per l’intera catena del valore delle batterie europee e sosterrà l’assemblaggio di veicoli elettrici in Europa”. Maros Sefcovic, vicepresidente esecutivo per il Green Deal, ha spiegato che l’industria europea sia leader nella transizione elettrica. Per riuscirci, l’intento è chiaramente quello di: “Dover fornire sostegno finanziario senza precedenti ai produttori europei di batterie sostenibili e rafforzare il vantaggio competitivo della nostra industria”.
E’ chiaro che l’UE voglia curare i propri interessi e favorire le società che hanno reso grande il Vecchio Continente nel ventesimo secolo e nei primi anni del ventunesimo secolo e che vorranno fare lo stesso anche in ottica futura. Lo sviluppo dell’elettrico intende favorire moltissimi automobilisti, ma di sicuro, lascerà qualcuno scontento fra i tanti Paesi e le molte società che vogliono primeggiare. Vedremo nei prossimi anni come andranno le cose. La lunga corsa verso la conquista dell’automobilismo ‘verde’ è appena iniziata. Per arrivare ad un traguardo effettivo però ce ne sarà di lavoro da fare.