L’unica scala mobile al mondo per le biciclette, è virale sui social

Sapete che esiste una scala mobile per le biciclette? Le immagini sono virali sui social network per questa possibilità davvero molto interessante che potrebbe diventare protagonista anche in Italia prossimamente.

Diventa interessante dunque leggere tutto più da vicino per capire come questa novità potrebbe diventare davvero molto interessante.

Bici scale mobili
Scala mobile per bici (Bicizen.it)

Una specie di ascensore che ci porta sopra una lunga collina senza che sia necessario compiere uno e un solo affondo sulla nostra due ruote. Sembra una cosa incredibile, ma in realtà, anche se pochi ne parlano, è lì da oltre trent’anni precisamente dal 1993 quando è stata inaugurata per favore i cittadini di una città decisamente ecologica.

Siamo in Norvegia nella città di Trondheim che molti conosceranno, soprattutto tra gli appassionati di calcio, per via della squadra del Rosenborg spesso protagonista in Champions League sfidata soprattutto dalla Juventus.

Le pesanti colline della cittadina non hanno scoraggiato Jarle Wanvik, designer industriale, che voleva continuare ad andare in bici la sua più grande passione. Si è così ispirato agli impianti di risalita per questa incredibile invenzione. Ma andiamo a vedere come è riuscito a realizzarla e cosa è successo in merito.

Norvegia, la scala mobile per bici

In Norvegia è stata lanciata la prima scala mobile per bici del mondo con una scelta davvero molto particolare che ha sorpreso chi ci si è trovato di fronte per la prima volta.

Nel 1993 l’amministrazione locale ha investito ben 20 milioni di corone norvegesi dell’epoca, attualmente 2.3 milioni di euro, per lo sviluppo di piste ciclabili. Wanvik è riuscito a far costruire il Sykkelheisen Trampe sulla collina di Brubakken della stessa cittadina norvegese.

Le scale mobili con la bici
Bici e scala mobile (Bicizen.it)

Per questa corsa in salita ci vuole poco più di un minuto e non si deve pagare niente. L’impianto è stato rinnovato in maniera significativa nel 2013 e oggi il tutto si chiama CycloCable e dovrebbe essere copiata da chi presenta questa morfologia anche perché gli operatori specificano che non ci sarebbero stati mai incidenti.

A scoraggiare chi effettua investimenti nei Comuni è il costo di costruzione sopra i 2mila metri al metro. Anche perché l’esplosione delle e-bike ha cambiato in maniera rivoluzionaria tutto. Proprio per questo motivo è importante andare ad analizzare tutto da più vicino seguendo degli sviluppi che si possono considerare sicuramente interessanti.

Vedremo dunque se arriverà in Italia e se ci saranno delle novità interessanti saremo in prima fila per raccontarvele e aggiornarvi con il massimo della tempestività.

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