Giro d’Italia, Pogacar tiene vivo il ricordo di Pantani

Il Giro d’Italia è iniziato da pochi giorni e, come per tutte le competizioni sportive, non mancano pronostici, plausi ed inevitabilmente anche critiche. Ed eccoci qui, oggi 08 maggio, giunti alla quinta tappa, quella che prevede il percorso Genova-Lucca di 178 Km.

Tutti ma proprio tutti, appassionati e non, conoscono questa celebre corsa annuale a tappe di ciclismo su strada professionistico, chiamato “Giro d’Italia” o anche “Corsa Rosa”. In un modo o nell’altro, anche chi non rientra nella categoria dei “seguaci” del ciclismo, è curioso di sapere chi sarà il vincitore quest’anno.

Tadej Podagar, vincitore della seconda tappa
Il giovane sloveno, vincitore della maglia rosa (Facebook@TadejPogacar) Bicizen.it

Nato nel 1908, il primo giro d’Italia partì il 13 maggio 1909 da Milano con 127 ciclisti contro i 176 di oggi. Negli anni tra la prima e la seconda guerra mondiale, sono emersi i nomi più illustri del ciclismo, da Costante Girardengo subito dopo la prima guerra mondiale, per proseguire con Gino Bartali, vincitore per ben due volte del Giro e Fausto Coppi, rimasto tuttora il più giovane vincitore della corsa rosa. Ma anche l’epoca moderna ci ha regalato nomi prestigiosi, primo fra tutti quello di Marco Pantani, ricordato proprio in occasione dell’attuale gara da un altro grande atleta.

L’indimenticato pirata omaggiato da Pogacar”

Tra i favoriti del Giro D’Italia, spicca sicuramente il giovane sloveno, vincitore di ben due Tour De France nel 2020 e 2021, il ventiseienne Tadej Pogacar. Noto alla stampa mondiale come “Pogistar”o semplicemente “Pogi“, questo ragazzo ha dimostrato di avere ottime qualità di cronoman e grandissima abilità sui terreni insidiosi come il pavé e lo sterrato. Caratteristiche queste, che gli hanno permesso di essere dal 2021, in testa alla classifica mondiale individuale UCI.

L'indimenticato Marco Pantani
L’indimenticabile “Pirata” e la sua maglia rosa (Instagram@marco_pantani_fan_page) Bicizen.it

Sicuramente stiamo parlando di una grande realtà nel mondo del Ciclismo in generale, ma quello che oggi non è sfuggito a nessuno degli amanti della gara, è stato senza dubbio il suo trionfo ottenuto in occasione della seconda tappa del 05 maggio scorso, San Francesco al Campo – Santuario di Oropa (Biella). Una vittoria la sua, con tanto di maglia rosa che non poteva certo non far tornare alla mente l’impresa compiuta nel 1999, sulla stessa salita, dall’indimenticabile ed indimenticato Marco Pantani. Ed è’ proprio a lui che il giovane sloveno si riferisce esultando all’arrivo “ Indossare la maglia rosa era uno dei miei sogni e sono felice di esserci riuscito proprio sulla salita di Pantani: per me tutto ciò è molto emozionante, così come lo era stato onorarlo già quando mi era capitato alla Tirreno-Adriatico. Oggi è di nuovo un onore essere accostato a lui”

Ma facciamo un passato indietro di 25 anni. Una rimonta quella di Pantani che ricorda bene il telecronista Davide Cassani, quando in quell’occasione gridò che il Pirata aveva subito una foratura per poi correggersi e dire che in realtà c’era stato un salto di catena. Sembrava accadesse l’irrecuperabile, invece il campione scese dalla bicicletta e grazie ad un intervento immediato, ripartì subito inseguendo i suoi 49 rivali per poi riprenderli e superarli vincendo su tutti. Un campione a tutti gli effetti, un uomo che con grande umiltà, invece di esultare, esordisce con poche parole: “Non credevo di averli ripresi tutti..”

Non sappiamo chi vincerà questo Giro, ma una cosa è certa, che siamo gradi a Pogacar per le parole spese nei confronti del nostro amato ed indiscusso campione Marco Pantani.

 

 

 

 

 

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